sabato 27 giugno 2020

[Recensione] SPY x FAMILY

Paese: Giappone
Anno: 2019
Storia e disegni: Tatsuya Endo
Categoria: Shounen
Genere: Azione, commedia
Tankobon: 4 (in corso)


DUE RIGHE DI TRAMA:
Siamo in un non meglio specificato paese dell’est Europa, Ostania, in periodo di Guerra Fredda. Twilight è una spia del blocco occidentale, un sopravvissuto alla guerra che si impegna ogni giorno nel suo lavoro perché nel mondo torni la pace (… Passiamogliela).
Al termine della sua ennesima missione Twilight viene assegnato all’operazione Strix: una missione lunga e complessa che ha messo in difficoltà molti suoi colleghi e che mira a fermare Donovan Desmond, leader del Partito Unitario Nazionale che ha intenzione di infrangere la labile tregua tra Ostania e Westalia. Essendo Desmond un uomo schivo che non esce mai di casa tranne che per presenziare agli avvenimenti tenuti dalla prestigiosa Eden Academy, una scuola privata per cagasoldi, Twilight dovrà recuperare una moglie e un figlio di modo tale da infiltrarsi all’interno della Eden e interagire con Desmond senza destare sospetti.
Ora, perché non fingere di essere, per dire, un professore falsificando la documentazione e travestendosi come ha dimostrato di poter fare con un piglio da Lupin III?
Perché se no il manga finiva subito, teniamo la logica fuori da qui, ci creerà solo problemi. In realtà la motivazione c’è: dal momento che Desmond non vive o lavora alla Eden ma si ritrova lì solo in occasioni speciali, non avrebbe senso passare tante ore in appostamento… Anche se potrebbe sostituirsi a un professore solo il tempo di fare dei sopralluoghi o di entrare in contatto con Desmond.
Vabbè, come sopra.

Twilight assume l’identità di Lloyd Forger, uno stimato psichiatra, compra un appartamento e si reca nell’orfanotrofio più malfamato di Ostania per recuperare un bambino. Gli verrà appioppata la più scassapalle della struttura, la piccola Anya, una ragazzina in grado di leggere nel pensiero e appassionata di un anime poliziesco su una superspia chiamata Bondman. Inutile dire con quanto entusiasmo accetterà il suo nuovo papà “psichiatra” e quanti sforzi metterà, ad insaputa del suo nuovo papà, nella sua missione per mantenere la pace nel suo paese. 
Ma forse qui esagera un pelo...
Anya studia per essere ammessa, passa le selezioni a fatica cionondimeno le passa, ma c’è un problema: al colloquio orientativo devono presentarsi entrambi i genitori.
Quindi alla Eden non possono andare i vedovi.
Impossibilitato nel coinvolgere una collega spia nel piano, dal momento che il controspionaggio di Ostania gli sta andando parecchio in culo in questo periodo, a Twilight tocca cercare una inconsapevole zitella disperata nel modo più vecchio del mondo, rimorchiandola in una sartoria usando la bambina carina come spalla e la carta del vedovo affranto.
Questa zitella disperata risulta essere Yoru, una dipendente statale che arrivata alla soglia dei trenta ha bisogno di un marito o perlomeno di un compagno per non diventare una persona sospetta, una da tenere sott’occhio dai servizi segreti. Yoru infatti ha bisogno della sua privacy dal momento che è in realtà un’assassina a pagamento, una che in missione si veste come una mistress sadomaso con stacco di coscia chilometrico in barba alle più comuni regole dell’agire nell’ombra e picchia come un Evangelion in Berserk.
Qui Yoru ci regala l'espressione calma e compassata
di una che non può far sapere di aver preso
da poco un proiettile in culo
Essendo anche stupida come una capra (ma di una simpatia rara) si beve la lacrima strappastorie di Lloyd che fa appello al suo buon cuore per permettere alla dolce bimba di studiare nell’accademia Eden, come desiderava la madre morta e accetta di sposare Lloyd.
Regolarizzata così la situazione, ad Anya non resta altro da fare che farsi ammettere alla Eden Academy, guadagnare stelline di eccellenza per entrare nel top di gamma degli studenti di quella scuola e stringere in questo modo amicizia con Damian Desmond, figlio cadetto di Donovan.
IMPRESSIONI:
C’è poco da dire e analizzare di questo manga, dal momento che risulta essere al momento ancora inedito in Italia. Perché parlarne allora?
Perché dal poco che mi è passato sottomano Spy x Family sembra qualcosa che varrà la pena di comprare, una boccata di aria fresca nel mio panorama arido dal punto di vista della presenza manga, una storia semplice che riesce ad essere molto divertente ed eccessiva e commovente senza sfociare nel cringe.
E’ chiaro che i toni sono tutto fuorchè seri: il padre spia maniaco del controllo, la madre assassina con le capacità di analisi del background di un fermaporte, la bambina legimens che ha scambiato la sua vita per l’anime preferito, personaggi a cui si aggiungerà il cane che prevede il futuro (sic!), Bond. E’ tutto talmente improbabile e sopra le righe da risultare spassoso.
Non vengono lesinati però degli scorci drama che contribuiscono a dare spessore a questi personaggi, che sono si limitano ad essere mere macchiette. Twilight è un orfano di guerra che ha studiato sodo per arrivare dov’è e perseguire la pace, Anya e Bond sono cavie sfuggite dai rispettivi laboratori, Yoru uccide da quando era ragazzina perché non essendo particolarmente sveglia ed essendo brava solo nell’autodifesa non ha trovato un’altra professione particolarmente remunerativa per mantenere lei e il fratello minore Yuri alla morte dei genitori.
Persino l’antagonista di Anya, Damian, è sì un ricco privilegiato attorniato dalla sua claque plaudente, ma ben lungi dall’essere un Draco Malfoy crudele e sprezzante dopo le prime interazioni tra i due (che finiscono con un papagno micidiale). Fa in fretta ad apprezzare Anya in un modo tutto tsunderino, è un rivale leale, le sue prese in giro non travalicano mai.
Dal canto suo lei deve ingraziarselo, quindi non è sprezzante.
In generale Anya si discosta dai classici bambini puccetti dei manga, a cui puoi al massimo dare fuoco, perché pur essendo fondamentalmente una caramella con gli occhioni che brillano, una Giffany 2.0, i suoi poteri e il suo background le conferiscono una consapevolezza rara. Lei non è all’oscuro di tutto anche se il “padre” è convinto di sì, mantiene segreti e sta al gioco per la salvezza del mondo. Anche il lavoro della “madre”, pur turbandola di più, non la spaventa perché sa che non uccide mai persone che non se lo meritino (e se lo meritano le persone che minano la pace di Ostania, quindi ai suoi occhi anche lei è un’eroina).
Poi ti fa ste faccette stronze che niente, le si vuol bene.
I disegni personalmente mi piacciono molto anche se non sono chissà che dono di dio all'arte: sono semplici ma piacevoli e dinamici (fin troppo dinamici a volte), con una morbidezza nei tratti condito da certe peculiarità nei volti come il viso cosparso di cicatrici di Donovan che mi ricorda con nostalgia Soul Eater.
Insomma, un manga a mio avviso da tenere sott’occhio e a cui dare fiducia al momento opportuno se cercherete qualcosa di carino e divertente con cui riempire la vostra libreria.

*

Nel frattempo, per farvi giusto un'idea, i primi tre capitoli possono essere letti LEGALMENTE e in inglese su Mangaplus.


Giudizio finale:

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