martedì 23 marzo 2021

[Recensione] IL PRINCIPE DEI DRAGHI (Libro 3 - Sole) Parte 1

Recensione | Il principe dei Draghi (Libro 3 - Sole)
Titolo originale
The Dragon Prince Book Three - Sun
Paese: Stati Uniti
Anno: 2019
Distribuzione: Netflix
Sceneggiatura: Aaron Ehasz, Justin Richmond
Soggetto: Aaron Ehasz, Justin Richmond
Regia: Villads Spangsberg, Giancarlo Volpe
Episodi: 9
Cast: Jack De Sena (Manuel Meli), Paula Burrows (Emanuela Ionica), Sasha Rojen (Leonardo Angrisano)

Premesse:
Mi sono ritrovata a criticare The Dragon Prince in passato per questioni dettate un po' dalla mia indole puntigliosa e un po' dal fatto di essere fuori target.
I bambini a cui è destinato il prodotto queste pippe non se le fanno.
Ho fatto notare i problemi nell'area dell'animazione nel corso del LIBRO 1 - MOON poi prontamente risolti fino a ottenere un risultato gradevole nelle serie successive; in LIBRO 2 - SKY ho elencato le banalità, ingenuità e stronzate a livello di sistema magico compensato da una discreta attenzione legata al tema dell'inclusività e della diversità (a parte lo scivolone delle regine Desigual), archi caratteriali sbrigativi ma comunque coerenti di personaggi più complessi della media di prodotti destinati a un target basso, moralmente grigi, mai legati a doppio filo al lato chiaro o a quello oscuro della Forza.
Tranne Viren. Lui al lato oscuro ha dato pure il PIN del bancomat.
Ho sempre difeso la bontà di fondo dello show, i personaggi mi sono entrati nel cuore, qualche volta mi sono addirittura commossa visto che hanno questo brutto vizio di coinvolgere pikkoli ancioli pelosi nei momenti lacrima strappastorie. In linea generale ho sempre dato il beneficio del dubbio alle cose che non mi tornavano, ipotizzando che in futuro tutto avrebbe avuto un senso e fatti e personaggi chiave avrebbero avuto lo spazio che meritavano.
Poi ho visto LIBRO 3 - SUN.
E ho avvertito il forte bisogno di scusarmi con le stagioni precedenti.

*TRAMA parte 1*

Visto che ce n'era stata carenza nella stagione precedente, Sun comincia con un flashback che risale a mille anni prima e che ci racconta dell'incontro-scontro tra Sol Regem, il precedente re dei draghi, e Ziard, il primo umano che fece uso della magia oscura.
Il dialogo si svolge suppergiù così:
Regem: Guardi buonuomo le chiedo cortesemente di rinunciare alla sua magia oscura perché è malvagia e uccide i poveri pikkoli ancioli animaletti magici e la natura di questo esteticamente grazioso e colorato mondo fantasy che gli spettatori vedranno tra poco attraverso gli occhi di un giovane umano entusiasta.
Ziard: Sir, io capisco le sue rimostranze ma si deve rendere conto che in assenza di sfere elementali la magia oscura è per noi umani una primaria necessità dal momento che ci ha permesso di evolvere, di non morire più di fame, di diventare una specie che può dialogare alla pari con gli amici elfi e voi draghi.
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Regem: Allora, forse tra noi c'è stato un fraintendimento e me ne rammarico. Lei non ha capito che non potrete mai dialogare alla pari proprio con nessuno, voi umani siete inferiori e parassiti.
Ziard: ... Lei mi ferisce.
Regem: Getta il bastone e rinuncia alla tua magia degenerata.
Ziard: Ma è stato un regalo, sarebbe una cosa molto scortese 
Regem: Ah beh allora scusa... Un regalo di chiiii?
Ziard: Eh, non te lo posso ancora dire per mantenere la suspense ed è un mistero che morirà con me, al momento sappi solo che è uno che ha a cuore le nostre sorti.
Regem: La suspense inutile mi manca in bestia. Ho avuto fin troppa pazienza con voi bestioline, rinuncia alla tua magia e forse ti lascerò vivere.
Ziard: Ma avevi detto che sarei stato al sicuro se fossi venuto qui a parlare con te.
Regem: E denunciami!
Botte.
Ziard muore ma riesce a sparare un'onda energetica in pieno viso a Regem rendendolo cieco e sfregiato nonché lievemente adirato nei confronti della specie umana. Non essendoci pappagalli abbastanza grandi per sopperire alla mancanza di diottrie come avviene nel caso del capitano Villaids presumo che a questo punto Regem abbia abdicato in favore di Avizandum e che l'intera incomprensione tra gentiluomini abbia portato all'esodo di massa degli umani verso Ovest che abbiamo visto nell'incipit spieghino iniziale.
Più spiegano cose più elfi e draghi mi stanno sui coglioni.

L'azione si sposta su Callum, Rayla e Zym, che hanno superato i confini di Xadia e sono diretti alla Storm Spire, dove si trova la regina dei draghi Zubeia, ma l'inevitabile imprevisto ovviamente è dietro l'angolo. Proprio al confine con le terre occidentali infatti sta di guardia proprio Regem, che sarà pure cieco ma col naso e le orecchie ci sente benissimo.
Tra parentesi mi pare che sia molto più piccolo rispetto a quanto fosse nel flashback, dove ridi e scherza si abbracciava una montagna.
Soluzione logica: vero che ci mettiamo di più ma son due settimane che cazzeggiamo per la qualunque e giusto ora ci viene la fregola? Aggiriamolo un attimo, piuttosto che morire...
Soluzione di Rayla, che non è solo assassina ma anche stratega: passiamogli proprio sotto al naso con un cucciolo di drago terrorizzato che continua a fare versetti e un umano che non si lava da due settimane e puzza di morte, cosa potrà mai andare storto?
Vengono beccati in tipo due secondi.
Rayla, che non è solo assassina e stratega ma anche negoziatrice, con la scusa di proporre al pubblico l'ennesimo recap della situazione cerca di ragionare con Regem per convincerlo a farli passare tutti e tre, compreso l'umano di cui Regem (ma chi l'avrebbe mai detto?) sente l'odore. Rayla passa due secondi a perorare la causa del principe drago da riportare il prima possibile a Zubeia per riportare la pace e mezz'ora a elencare le qualità amabili di Callum prendendolo anche per la manina nel frattempo, nel caso in cui il fanservice non fosse stato colto da qualche spettatore disattento. Stranamente a Regem di quanto sia amabile forte e coraggioso Callum frega una sega e decide di impedire l'accesso a un umano che tra l'altro puzza di magia oscura.
Cazzo l'ha usata una volta e poi l'ha ripudiata, la smettiamo di gettare merda a caso sulla magia oscura per farci capire quanto è malvagia?
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Callum, bontà sua, la prenderebbe pure sportivamente sta cosa di non poter continuare il suo viaggio e sarebbe disposto a tornare indietro e lasciare a Rayla il compito di riportare Zym a casa, se non fosse che sembra esserci stato un piccolo fraintendimento e Regem non ha alcuna intenzione di farlo tornare indietro vivo.
Le opzioni sono due, uccidere solo lui o uccidere tutti e tre e questo dà vita al primo momento drama a caso che flagellerà questa terza stagione di The Dragon Prince e i miei coglioni.
Regem infatti a questo punto dà loro sue opzioni: uccidere solo Callum o ucciderli tutti. Allora, hai davanti una tipa che ti ha appena detto in maniera anche abbastanza chiara che ha in mano il fottuto principe dei draghi che si credeva essere stato ucciso dagli uomini. Ti sei accertato che non è una balla dal momento che lo hai pure annusato e riconosciuto. Se non sei un cretino e se non vuoi che la scena non diventi solo un pretesto forzato per mettere un po' di scene BOTTE inframezzate a fanservice di merda in cui Rayla indossa la sciarpa puzzolente di Callum per confondere la bestia e tutto questo pare essere molto romantico, TU NON LI AMMAZZI.
Non ti viene proprio in mente.
Non minacci nemmeno di ammazzarli.
Fai tornare indietro Callum sano e salvo e fai andare avanti gli altri due tra cui c'è il tuo principe che credevi morto e che dovresti avere tutto l'interesse a tenere in vita. 
In alternativa, visto che Callum non può tornare indietro dal momento che l'esigenza di trama è ovviamente quella di far entrare Callum a Xadia per fargli percorrere il suo personale percorso di formazione e visto che a nessuno è venuto in mente di inventarsi neanche una balla decente*, hai un'elfa che ti sta dicendo che questo umano le serve a compiere una missione importante per il tuo regno?Lo fai passare, porco il demonio.
Un personaggio che non sia un rincoglionito lo possiamo avere?
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* Esempio a caso di balla decente:
"Potente Regem, ho schiavizzato questo umano per portare a termine la missione con più efficienza.
Quando arriviamo lo faccio uccidere frate' ti ggiuro, e se gli va bene lo sbattiamo in galera dove potrà fornirci molte info utili sulle forze nemiche visto che è un fottuto PRINCIPE DI KATOLIS."

In parallelo l'azione si sposta alla Breccia, sul confine un po' più a nord, dove Amaya non si capisce come sia riuscita a dare ordini ai suoi uomini in assenza di Gren fino a quel momento dal momento che vediamo per tutto il tempo gente che le parla di questioni anche gravi e lei che risponde a occhiate truci e sguardi intensi nel vuoto.
Pare che i soldati di Katolis a causa dei continui attacchi subiti da parte delle forze nemiche non siano più in grado di mantenere la posizione e dovranno lasciare la Breccia in mano agli Elfi della luce.
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Il pollice di quest'uomo
è inquietante...
Gren (che io devo intuire essere stato liberato perché alla fine di CIELO hanno fatto vedere un soldato che durante l'arresto di Viren scopriva per caso il passaggio segreto che portava al luogo in cui era stato incatenato visto che nessuno si prende la briga di spiegarlo) arriva, ipotizzo teletrasportandosi, alla fortezza e avvisa il generale che i rinforzi attesi non arriveranno dal momento che Viren è stato arrestato e la difesa dei confini non sembra essere una priorità del consiglio. Beh, tutti fini strateghi a Katolis.
Amaya è costretta a ritirare l'esercito: è solo questione di tempo prima che gli elfi prendano la fortezza e non vuole causare un'inutile mattanza, ma non significa che lascerà un punto di passaggio tra i due regni così strategico al nemico. Si decide di far saltare in aria la Breccia usando dei barili pieni di esplosivo posizionati sotto una cascata di lava
Proprio al momento di far detonare l'innesco però entra in scena Janai, un'elfa guerriera del sole che abbiamo già visto smazzularsi contro Amaya inel corso della stagione precedente, la quale spezza la miccia rendendo impossibile far detonare i barili a distanza e portare avanti il piano.
A questo punto segue un altro momento drama a caso:

Pensiero logico: Mhmmm, sono letteralmente circondata dalla fottuta lava e quello è esplosivo, ho sto manipolo di stronzi appresso... Che dici, qualcuno avrà un cazzo di arco per incendiare una freccia e lanciarla in direzione dei barili?
Pensiero di Amaya: Presto, datemi una torcia e penso io a tutto, faccio un bordello che levete proprio, sconfiggo un gruppo di elfe incazzate da sola e faccio saltare tutto io a mano, giddap Morello, caricaaaaaaaah, PEREPEPE' PEPEEEEEEE'!
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Segue scena di BOTTE con finale da Inferno di Cristallo con Amaya che trapassa un barile di esplosivo con la lama magica incandescente della sua nemica causando un'esplosione che devasta una faglia lavica ma non fa un graffio a lei che era a due passi. 
Vabbè che è fantasy ma qui si sta perdendo la testa.
Il contraccolpo che a malapena tocca Amaya scaglia Janai sull'orlo di una voragine di fuoco ma Amaya, sempre leale dentro e fuori dal dojo perché lei è buona, l'aiuta a tirarsi su salvo poi venir fatta prigioniera dalle sue compagne per essere trascinata a Lux Aurea, capitale degli elfi del Sole, dalla regina Khessa.

A Katolis nel frattempo mentre i membri del consiglio discutono su come tenere a bada Viren (e come lo vuoi tenere a bada? Lo hai arrestato, è in galera, direi così a occhio che il più lo hai fatto...) arrivano Ezran e Corvus con l'entrata in scena più badass mai fatta da monarca, a cavallo di un fottuto orso-pantera di mezza tonnellata.
Ezran è incoronato re.
Le cose però non sono così semplici.
Il protocollo di corte è molto rigido anche se di contro il pasticciere di corte che prima lo odiava ora gli cucina tutte le pastarelle alla marmellata che vuole; tutti gli chiedono di avere il pugno di ferro sia nei confronti di Soren e Claudia (catturati e giudicati traditori della corona al pari di suo padre) che degli elfi invasori, mentre lui vuole testardamente perseguire la pace, desiderio che viene a più riprese confuso con la debolezza, complice anche il fatto che nonostante sia re Ezran rifiuta di indossare la corona del padre. Ma come facciano a considerare debole uno che due minuti prima cavalcava un bestio dell'inferno lo sanno solo loro.
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Frate' con questi ci scappa il botto
al merchandising.

Mentre Callum, Rayla e Zym una volta sfuggiti alla collera di Regem fanno una scampagnata nel mondo magico di Xadia utilissima perché lo spettatore abbia modo di gustarsi fiori che fanno le scoregge e adorabili creature un po' Palmipedoni e un po' Susuwatari di nome Adoraburrs ma inutile spreco di minutaggio per tutto il resto prima di arrivare al villaggio natio di lei dove è sicura di ottenere aiuto per arrivare al nido della regina dei Draghi, su Ezran incombe la responsabilità della linea drama.

Ma prima un po' di recap delle puntate precedenti: 
Mentre Viren era ancora intelligente e gli restava un pizzico di dignità, prima di diventare il trastullo sessuale di un oscuro elfo delle stelle e il cretino che parla con un bruco, era riuscito a diventare con le sue doti affabulatorie reggente di Katolis in assenza dei principi nonostante le resistenze del Consiglio reale e a convocare gli altri re e regine degli uomini per organizzare un'armata comune contro gli elfi. Tutti d'accordo di fare quello che dicono gli altri tranne Aanya regina di Duren, che vuole pensarci su.
Viren cerca di tramortirla con un flashback interminabile.
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Questo non è Viren,
è Vi"REKT"...
Aanya ascolta tutto quello che ha da dire mentre i sovrani più anziani ogni tanto devono far interrompere la storia per le pause bagno (sic!), e apprezza il racconto visto che è sempre bello sentir parlare del coraggio delle sue due madri (perché qui ci stanno i sovrani gay: non servono a niente e muoiono dopo 3 minuti in scena ma quanto siamo moderni e inclusivi, oh!) ma resta sostanzialmente della sua idea anche perché che cazzo c'entrava tutto il discorso delle madri morte mentre di fatto sconfinavano in terra straniera con il dover decidere se mandare o meno adesso le sue truppe a morire come stronzi?
Quindi la storia della pentarchia alla fine della seconda stagione lascia un po' il tempo che trova, serviva a poco più che a farci vedere che di fatto esistono altri regni a parte Katolis e a farci sapere che questi regni hanno dei sovrani: a livello di approfondimento caratteriale di questi personaggi una ha due madri e la stessa età di Ezran e un altro ha la prostata infiammata.
Bene ma non benissimo.

Arriviamo alla terza stagione.
Se prima il problema sembrava essere solo di Katolis ora si scopre che gli elfi hanno attaccato quasi in contemporanea i sovrani di tutti gli altri regni umani, in quella che sembra a tutti gli effetti una dichiarazione di guerra generale e non solo una vendetta per l'assassinio del re e del principe dei Draghi: pare che due siano morti (ma tanto esattamente come le madri di Aanya erano personaggi inutili con la costruzione caratteriale di una scarpiera dell'Ikea) mentre quello che andava sempre a pisciare, re Ahling di Neolandia, è ferito gravemente e ora al comando c'è il figlio Kasef.
Cosa si può dire di Kasef?
Beh, principalmente che è un idiota che serve a fare danni, anche se in sua difesa non è manco tutta colpa sua. Ma lasciamo che sia il primo dialogo tra i due giovani sovrani a parlare per me:
Kasef: Re Ezran, sono qui a rendere omaggio, porgere le condoglianze per la perdita di vostro padre e a offrire il mio aiuto per la guerra di rappresaglia contro gli odiosi bastardi orecchie a punta.
Ezran: Ma io non voglio muovere guerra agli elfi.
Kasef: Ma da Katolis ci avete mandato dei messaggi per unire le forze e fare la guerra agli elfi tutti insieme tipo un, boh, tre giorni fa. 
Ezran: Aaaah, guarda capisco il fraintendimento ma no. Ti spiego, prima c'era questo tizio, Viren, che ha provato a fare il reggente mentre io ero in giro a parlare con gli animali con un uovo nello zaino e ha usato in maniera illegale il sigillo reale per chiamarvi. Poi la situazione grazie a una rektina di nome Aanya era sembrata a un punto di stallo e a nessuno del Concilio è venuto in mente di aggiornarvi sul fatto che le mie posizioni ora sono pacifiche. 
Recensione | Il principe dei Draghi (Libro 3 - Sole)Kasef: Ah, beh, certo. Chiaro. Scusate, qualcuno può togliermi da davanti questo pelo pubico con le orecchie e farmi interagire con un adulto con cui discutere di questioni politiche seriamente per cortesia?
Ezran: Guarda che io non è che non voglia combattere con te e gli altri eserciti perché ho paura di perdere, semmai siete voi che avete bisogno di noi perché abbiamo le truppe più forti e meglio addestrare dell'occidente (minchia, figurati le altre, NdE). Ho dei motivi seri per ritenere che adesso la strada migliore da intraprendere sia quella della pace. Il principe dei draghi è ancora vivo e proprio in questo momento mio fratello in qualità di ambasciatore di Katolis lo sta portando a Xadia dalla regina Zubeia come offerta di pace. Potremmo mettere fine a un conflitto millenario che sta portando dolore e miseria a tutti i regni dell'Ovest riuscendo a portare un po' di pazienza e a perdonare, come sto facendo pure io visto che hanno ammazzato pure mio padre e il tuo almeno per il momento è ancora vivo, quest'ultimo atto di violenza.
Kasef: ... Hanno fatto male al mio papino e io voglio la guerra!
Ezran: E vabbè, allora sei cojone, alzo le mani.

Bene ma non benissimo.
Non che poi la situazione dal punto di vista dell'intreccio politico migliori: più va avanti più raggiunge vette di supercazzola talmente elevate da rivaleggiare col monte della regina dei draghi. A più riprese durante le scene ambientate a Katolis ho dovuto stoppare e rimettere indietro più volte perché pensavo di essermi distratta o di essermi rincoglionita.
Invece no, a una certa semplicemente non ci provano neanche più.
In breve e facendola più semplice che si può: leso nell'onore e spinto dal sacro fuoco della vendetta Kasef si accorda con gli altri regni per combattere contro Xadia. 
Per fare ciò gli eserciti stranieri sconfinano nelle terre di Ezran per raggiungere la Breccia (unico punto di passaggio per il regno degli elfi) e in questo modo dichiara guerra a Katolis, una guerra contro un re che si è appena dichiarato pacifista per ottime motivazioni e che se portata avanti oltre ad essere un massacro ridurrebbe ancora di più le forze utili a combattere contro il vero nemico. Ezran ovviamente vuole fare di tutto per evitare il conflitto.
Se solo fosse un re e avesse il potere di non far combattere il suo esercito...
A questo punto, battute a parte, la cosa poteva ancora avere senso in un'ottica di gara a chi aveva il pisello più grosso: un re bambino che si fosse rivelato troppo debole di fronte a un tale affronto sarebbe diventato facile bersaglio di attacchi successivi da parte dei sovrani confinanti. Si è ancora empatici nei confronti di Ezran che vuole evitare la morte di vite innocenti ma non può esimersi da un conflitto fratricida.
E pensa, pensa, ripensa.
Salta fuori pure un altro momento drama a caso in cui Ezran va nelle cucine del castello e fa questo discorso lacrima strappastorie al pasticciere Barius dal titolo "Mi dispiace devo andare il mio posto è là." in cui affida Esca a qualcuno di cui si fida nel caso gli accadesse qualcosa e non fosse più in grado di occuparsene (e sarebbe una scena effettivamente triste se non fosse che tipo l'episodio dopo i due si riuniscono come se niente fosse).
A questo punto Ezran ha finalmente capito come muoversi.
Cioè, beato lui che l'ha capito perché io a questo punto mi sono proprio persa.

Re normale: Combatterò per la pace ma senza passare per la guerra. Anche se è pericoloso potrei tentare una mossa azzardata, uscire di nascosto, chiamare un bestio veloce e correre come il vento fino agli accampamenti degli eserciti che sono pronti ad attaccare Katolis. Di sicuro Kasef nella sua smania di combattere non ha detto loro del principe drago e della possibilità di risolvere le cose pacificamente.
Posso almeno provare a risolverla col dialogo.
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Soluzione di Ezran: Combatterò per la pace col liberi tutti.
Io non voglio combattere contro gli elfi e non voglio combattere contro altri eserciti umani ma oh, se solo fossi un re che può decidere cosa far fare o non fare al suo esercito e farsi obbedire dai suoi generali, maledizione! Invece sono solo un re che può ABDICARE in favore di qualcuno che la guerra e conseguente mattanza a differenza mia le vuole di sicuro, ma mi dovete giurare che se andate in guerra e qualcuno vuole disertare per stare vicino alle famiglie possa farlo senza conseguenze. E quel povero stronzo di Pilato a spicciarmi casa.

Dopodiché nell'ordine:
1) Lo arrestano. (?)
2) Liberano quello incarcerato per alto tradimento il giorno prima (??)
3) Quello incarcerato per alto tradimento il giorno prima si autoproclama sovrano nonostante qualcuno gli faccia timidamente notare che a Katolis esiste una legge secondo cui solo gli orfani possono diventare re in assenza di eredi legittimi (???) al che lui replica che i suoi genitori sono morti e a posto così
4) Sembra che a un certo punto di tutto questo delirio in cui Ezran fa tutto da solo facendo più danno che altro ci siano state anche manovre segrete e cospirazioni di palazzo tra Viren, Kasef e un consigliere che finora ha lasciato solo qualche occhiata torva in camera di nome Saleer, ma a questo punto io non so più cosa cazzo sto guardando.
Mancano proprio i legami causa-effetto tra gli eventi.

Recensione | Il principe dei Draghi (Libro 3 - Sole)
A Lux Aurea intanto Janai ha imprigionato Amaya in un cerchio di fuoco ed è riuscita a recuperare a tempo record una persona che sia in grado di capire il linguaggio dei segni di una specifica provincia dei regni umani. Che è un po' una forzatura stronza non perché sia assurdo che esistano dei linguaggi dei segni specifici per regione (anzi, quello è molto realistico, come sono realistici tutti i gesti di Amaya, è stato fatto un lavorone) ma perché non è esattamente una conoscenza linguistica fondamentale per un elfo.
Ma vabbè, è funzionale alla trama visto che devono gestire un personaggio che non parla con cui comunicare (ma non potrebbero darle un foglio di carta o una lavagnetta e farla scrivere, per dire? "No, non si può, ci piace troppo l'idea della tipa muta che parla a gesti!") e non è la cosa più strana che accade in The Dragon Prince, e dopo la scena dell'abdicazione di Ezran praticamente hanno sdoganato il vale tutto.
In questa scena poi noto due cose:
1) Il cerchio di fuoco non ha il bagno
2) Amaya è TROPPO magra per essere una che regge il peso di un'armatura di quelle dimensioni e picchia come un Evangelion in Berserk.

Intanto Rayla porta Zym e l'assolutamente insgamabile Callum-elfo a casa sua, Boscoargento.
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Rayla prende sportivamente
la presa in giro!
Nonostante ci sarebbe la trascurabile questione di Zym da riportare a casa in mezzo a tutta questa bucolicità fantasy Rayla è già stata invasa dallo spirito della procrastinazione e del minutaggio buttato ai maiali ed è tutta contenta mentre pianifica le cose da fare con il ragazzo che adesso, ricordiamolo, ama follemente. E mentre lei parla dei posti dove mangiare, gli scorci panoramici dove limonare, e i piatti più gustosi Callum nota una cosa inquietante che ci fa entrare di prepotenza e senza vasella nell'ennesimo momento drama a caso
Tutti gli elfi di Boscoargento infatti non hanno il volto.
E non hanno il volto perché Rayla è diventata un fantasma, ovvero è stata bandita con la magia. Rayla è stata bandita perché tutti pensano che abbia tradito i suoi compagni di missione perché è l'unica sopravvissuta del gruppo, e risulta essere l'unica sopravvissuta perché in uno stagno del villaggio ci sono dei fiori incantanti che sono stati legati agli elfi inviati a uccidere Harrow e solo quello di Rayla galleggia.
Quindi ricapitoliamo:

1) La punizione per un traditore è permettergli di entrare nel villaggio senza che gli elfi possano vedere lui o i suoi alleati (a Boscoargento nessuno riesce a vedere nemmeno Callum o Zym), il che è molto furbo nel caso di traditori veri con soldati nemici al seguito.
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2) Il traditore può essere visto nei riflessi di lame e specchi d'acqua, tipo vampiri al contrario, cosa che nel pratico serve solo a far fare la scena lacrima strappastorie con Ethari, suo padre adottivo e marito dell'inutile Runaan, che riesce a sciogliere temporaneamente questa specie di maledizione.
3) Come si è arrivati alla conclusione che Rayla fosse una traditrice del sangue e/o una vigliacca e meritasse di essere punita?
In MOON Rayla aveva deluso Runaan non riuscendo a uccidere il soldato che aveva la paura negli occhi e le aveva ordinato di restare nel bosco mentre loro andavano a compiere la loro missione. Le ha detto, testualmente: "Se non dovessimo tornare entro l'alba, vai a casa", e la missione che sono andati a compiere tecnicamente l'hanno portata a termine con successo, il re di Katolis è morto.
Se fossero effettivamente tutti morti tranne lei (come infatti avviene, o quasi) sarebbe stata punita per una cosa che non è dipesa da lei? Se la missione fosse stata un totale successo e si fosse riusciti a uccidere sia Harrow che Ezran ma fosse sopravvissuta effettivamente solo lei l'intero villaggio le avrebbero comunque fatto una colpa del fatto di non essere morta?
E allora lo vedi che gli elfi sono stronzi?
Ha ragione Viren, vanno fatti fuori tutti dal primo all'ultimo!

E a questo punto concludiamo qui la prima parte di questa recensione, con Ezran finito in prigione insieme a Esca e a un mucchio di frolla alla marmellata (lui basta che mangia ed è a posto), Viren autoincoronatosi sovrano, ed Ethari che interpreta la scena tristanzuola per commuovere il fandom e fargli pensare a quanto cazzo è profonda questa serie, quando in realtà tutta la storia di Rayla fantasma è stupida quasi quanto l'abdicazione di Ezran e serve solo ad aggiungere teen drama a caso.
Rayla infatti da qui in poi diventerà teenagerina ribellina.
E via, al galoppo verso il tramonto alla volta di Storm Spire, con un paio di cavalcature fornite da Ethari per permettere ai due ragazzi di raggiungere un po' più in fretta la regina Zubeia la quale, come ora veniamo a scoprire, è molto malata.
E quando te sbagli?
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*IMPRESSIONI SPARSE fin qui*

Questo Principe dei draghi sotto la supervisione Netflix da dignitoso nonostante fosse rivolto a un target basso e ricco di potenziale che era sta a fare talmente il giro da guadagnarsi una posizione nel podio dei capolavori trash dell'anno. Non arriviamo ancora ai livelli dell'uomo piccione di Miraculous Ladybug, ma la totale perdita di dignità di Callum con la sua mirabile interpretazione del Callum-elfo?
Ci va stra-vicina.
Segnalo qualche punto che merita una riflessioncina, visto che finora mi sono tenuta molto parca con le parole.
  
 MAGIA
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Più insistono a volermi condannare a livello morale e a far stare sulle scatole la magia oscura perché la corruzione del mago, e fai male ai pikkoli ancioli cerbiattini della foresta e draghetti, e l'avidità, e i trip acidi stile Star Wars più io parteggio per i maghi oscuri.
Mi sembrano quelli meglio.
Se già Viren (ma anche Callum) in LUNA e CIELO non era partito a usare la magia oscura per trombare pischelle o vincere alla lotteria ma per il bene del regno e per salvare sia Katolis che Duren da una carestia che stava falcidiando migliaia di persone, cosa che qui tra l'altro confermeranno, nel flashback del primo episodio di SOLE vediamo un'altra persona, Ziard, che ha praticato la magia oscura per il bene di una razza umana considerata inferiore da personaggi che si rivelano arroganti e stupidi come zappe al pari di Regen.
Io ho capito il messaggio ambientalista.
Ho capito che 'sta gente ha ucciso per tornaconto personale.
Ma se nel pratico tu mi fai vedere quella oscura come un tipo di magia che può creare incantesimi di un certo livello (tipo guarire lesioni spinali) senza devastare interi ecosistemi ma con animali che tanto se non li uso per praticare magia me li mangio, vermi e fiorellini il problema non è (o non dovrebbe essere a livello logico) la magia oscura in sé ma l'avidità del singolo mago che decide di spingersi troppo oltre e diventare un pericolo. Se invece impedisci a tutti gli umani di praticare la magia oscura perché kttv uccidi la vita!1! adducendo vaghe motivazioni morali e poi non ti adoperi per trovare delle alternative (le palle elementali) non stai difendendo niente, sei uno ipocrita che vuole il monopolio della magia e mantenere un privilegio che viene dal bujodeculo.
L'elfo con la magia ci nasce, non se la guadagna.
Per cui faccia poco lo sborone.

 DRAMA A CASO
Recensione | Il principe dei Draghi (Libro 3 - Sole)
The Dragon Prince segue la collaudata formula DCU secondo cui se infili roba triste a caso in un prodotto allora stai creando qualcosa di cupo, adulto e profondo quando in realtà stai solo scegliendo la via più pigra e stronza dal punto di vista della sceneggiatura per creare qualcosa che smuova i sentimenti di chi guarda.
Se proprio però si sente questo bisogno di dar vita a qualcosa di tristanzuolo con cui far scappare la lacrimuccia ai ragazzini e dare ai meno ragazzini tante idee per le fanfiction angst che almeno si costruisca qualcosa che mantenga la tensione per più di due secondi e che non faccia puntualmente il giro diventando 'na comica.

 TRAMA A CASO
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Non so di chi sia la colpa, se ci abbia messo lo zampino Netflix, se semplicemente gli autori non avessero ben chiaro dall'inizio dove volessero andare a parare e stanno buttando tutto ai maiali perché tanto il fanservice al profumo di pino copre qualsiasi puzza di merda, ma SOLE è appena cominciato e già ho fatto il pieno di personaggi che fanno cose solo per far andare avanti la trama.
E la trama non ha comunque senso.
In certe scene mi sono ritrovata a rimandare indietro perché pensavo di essermi distratta o fosse colpa  del fatto che sono sostanzialmente una rincoglionita, salvo poi scoprire che il problema non ero io ma l'episodio: con la scena dell'abdicazione di Ezran l'ho fatto OTTO VOLTE e continua a non avere senso che Ezran molli la corona e nessuno impedisca a Viren di prendere il comando. Così come continua a non avere senso che una scena prima si dice che i soldati di Katolis sono i più disciplinati e forti d'Occidente poi alcuni prendono e disertano perché pensano alle loro famiglie.
Se sei disciplinato l'esercito è la tua famiglia.
Recensione | Il principe dei Draghi (Libro 3 - Sole)
Sarebbe stata accettabile sia vedere qualche sguardo dubbioso o impaurito tra le file dei soldati in partenza verso Xadia (perlomeno un sopracciglio alzato, il tuo attuale re è il pazzo che ieri aveva fulminato una ventina di tuoi compagni e avevi arrestato per tradimento) che al limite una diserzione DI MASSA in difesa del vero prefetto della Giudea re Ezran, ma non un gruppettino di stronzi che si allontana dalla prospettiva di combattere per il paese al fianco dei propri amici e compagni perché il non più re Ezran ha detto che potevano farlo. Tra l'altro con quella finezza di Viren che assegna loro un simbolo della vergogna da portare sempre attaccato alle vesti (I see what you did there, autore sottile come un tronco di baobab)...

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Il resto di questo capolavoro di stagione, il giudizio e le considerazioni finali vi aspettano nella parte 2
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Recensione | Il principe dei Draghi (Libro 3 - Sole)

Previously su Il principe dei draghi:
     Libro 1 - Luna
     Libro 2 - Cielo 

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