giovedì 11 marzo 2021

[Recensione] MIRACULOUS - LE STORIE DI LADYBUG E CHAT NOIR (Stagione 2)

Recensione e Analisi | Miraculous - Le storie di Ladybug e Chat Noir (Stagione 2)
Titolo originale
Miraculous - Les aventures de Ladybug et Chat Noir
Paese: Francia, Giappone, Corea del Sud
Anno: 2017
Distribuzione: Netflix
Sceneggiatura: Thomas Astruc, Sébastien Thibaudeau
Soggetto: Zagtoon/Toei
Regia: Thomas Astruc, Christelle Abgrall, Jeremy Paoletti, Benoît Boucher, Wilifried Pain, Jun Violet
Episodi: 26
Cast: Anouck Hautbois (Letizia Scifoni), Benjamin Bollen (Flavio Aquilone), Marie Nonnenmacher (Joy Saltarelli), Thierry Kazazian (Riccardo Scarafoni), Antoine Tomé (Stefano Alessandroni)

Premesse:
Per chi ha già letto le mie impressioni sulla Stagione 1 (QUI) non sarà una sorpresa quanto sto per dire: Miraculous mi lascia con delle sensazioni contrastantiLa serie mi diverte e appassiona, il background per certi aspetti mi affascina, certe gag e il trash mi fanno ridere di cuore.
Ma non riesce a decollare.
Non riesce a diventare qualcosa di coerente e coeso neanche dopo che il primo finale di stagione e il primo paio di episodi della Stagione 2 sembravano portare in quella direzione. La struttura a episodi pressoché autoconclusivi diventa (di nuovo) una scusa per fregarsene della continuity; la lore continua a essere fragile e basata in larga parte su un continuo darci informazioni che non trovano riscontro in ciò che vediamo; le costruzioni caratteriali continuano a fare un salto avanti e due indietro, a convenienza. Ma soprattutto ogni cosa continua a ruotare attorno a una storia d'amore che non può andare da nessuna parte mentre sarebbe più interessante saperne di più sugli Agreste, i trascorsi del Maestro Fu, l'ordine dei guardiani, o la storia e la personalità dei Miraculous di contorno. Ogni tanto però mettono dei supereroi nuovi per tenerti un po' svegliotto e far finta che le cose stiano procedendo.
Uno di questi, come si vede da locandina, è Chloè.
Quindi per quel che mi riguarda gli possiamo dare un premio anche subito.💙

*

TRAMA&ANALISI

La prima stagione riprende esattamente dal punto in cui l'avevamo lasciata, il magico (re)incontro tra Marinette e il maestro Fu, che è non solo l'anziano vecchietto che ha rischiato di essere piallato da un'auto davanti alla pasticceria di Marinette (un astuto stratagemma per verificare il coraggio e la generosità della ragazza prima di affidarle il Kwami della coccinella. A questo punto sarei curiosa di sapere cosa avrebbe fatto se Marinette se ne fosse fregata o non l'avesse visto. Zompava via come un ninja o si faceva piallare come una piadina?) ma anche il veterinario omeopatico che ha curato Tikki pregando e battendole un gong a due centimetri dalle orecchie come un rincoglionito.
Recensione e Analisi | Miraculous - Le storie di Ladybug e Chat Noir (Stagione 2)
Cosa sto guardando, in nome di deeo?
Marinette è colma di sconcerto e meraviglia.
Non se lo sarebbe mai aspettato questo colpone di scena imprevedibile. In sua difesa neanche Sherlock Holmes ci sarebbe mai arrivato dal momento che nel succitato episodio del veterinario omeopatico (Princesse Fragance):

1) Tikki si sente male e la indirizza specificamente da questo vecchio;
2) Il vecchio fa dell'OOGA BOOGA magico e due secondi dopo Tikki risorge come Lazzaro (a meno che in Francia non sia normale farsi curare così e a quel punto alzo le mani);
3) Tikki rediviva VOLA tra le braccia di Marinette e al tipo non viene un infarto (cosa che doveva già accadere nel momento in cui gli è piombato in casa quell'incubo demoniaco scarlatto e una ragazzetta glielo voleva spacciare per un gatto. Non per un roditore o un volatile, no. Un GATTO.)

Tutto regolare, insomma.
Comunque, Tikki ha dovuto fare in modo che Marinette e il Maestro Fu si incontrassero nonostante le fosse stato espressamente proibito (perché rivelare le identità segrete è male e se ci scopre Papillon pippippi pippippi....) dal momento che le due pedinando Lila e Adrien (perché quando la stalker la fa Chloè è cattiva e ridicola e non si fa, quando lo fa Marinette è romantico) sono riuscite a mettere le mani su un antico libro scritto in una lingua indecifrabile che contiene immagini di eroi dei Miraculous.
Eroi tra cui compare lo stesso Papillon.
Finalmente si comincia a mettere un po' di carne al fuoco.
Recensione e Analisi | Miraculous - Le storie di Ladybug e Chat Noir (Stagione 2)
Basta una breve chiacchierata tra Marinette e l'attempato signore cinese per scoprire che questo misterioso vecchietto fa parte di un antico ordine di monaci guerrieri ormai scomparso (pare per colpa dello stesso maestro Fu) tra cui venivano selezionati i guardiani dei Miraculous.
I guardiani sono stati incaricati per secoli di custodire i preziosi gioielli e la magia in essi contenuti, difenderli dalle brame dei malvagi e selezionare gli eroi a cui affidarli allo scopo di far trionfare il bene.
A causa dell'errore commesso in passato dal maestro Fu sono andati perduti oltre al libro anche il Miraculous della Farfalla e del Pavone (che nell'episodio Volpina abbiamo visto nella cassaforte segreta del buon Gabriel insieme a un depliant sul Tibet). Il libro, a detta di Fu, contiene una serie di indicazioni e ricette per fare dei power up ai Miraculous ed è scritto in un codice segreto molto antico ma che lui dovrebbe essere in grado di decifrare rendendo il merchandising le avventure di Ladybug e Chat Noir un po' più variegate e pepatielle.
Segue uno stacco di una delicatezza registica più unica che rara.

Recensione e Analisi | Miraculous - Le storie di Ladybug e Chat Noir (Stagione 2)
Dal volto sconcertato di Marinette (le sue espressioni si riconfermano ancora una volta il centro nevralgico degli sforzi del reparto CG) si passa alla faccia da pesce lesso di Adrien (segno che ormai non ci provano proprio più a dare dignità caratteriale a questo povero ragazzo, è diventato ufficialmente la linea comica).
Peccato che nella scena  che segue non ci sia un cazzo da ridere.
Scopriamo infatti che le telecamere di casa Agreste hanno beccato Adrien (e per fortuna solo lui dal momento che i Kwami, scopriamo ora, non vengono ripresi dalle telecamere) mentre rovistava nella cassaforte del padre e trafugava un libro antico a cui teneva molto e che fungeva da "ispirazione" per il suo lavoro.
Libro che Adrien come se non bastasse ha smarrito.
E' la prima volta che tra i due Agreste si vede una vera e propria interazione, ed è un'interazione che forse per la prima volta fa davvero capire la situazione familiare opprimente vissuta da Adrien. Finalmente lo spettatore ha davanti agli occhi la portata del suo bisogno di essere sempre santo e impeccabile anche con i migliori amici e di non deludere mai nessuno sia dentro che fuori casa.
Adrien non è un Gary Stu perché sì.
C'è stato un lungo percorso che l'ha portato a perseguire la perfezione.
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Io metterei un altro salvaschermo con la madre.
Sempre sottile come un baobab, Astruc.
Qui ne vediamo qualche frammento: tra lui e il padre i rapporti sono gelidi. Gabriel neanche lo guarda negli occhi ma gli dà le spalle. Fissa Natalie, la sua assistente, e le foto che lo incriminano sul tablet che tiene tra le mani (è lei a guardare verso Adrien e a fare quindi le veci di un genitore deluso).
Adrien gli confida di aver frugato tra le sue cose per cercare di capirlo meglio visto che non parla mai di sé.
La risposta di Gabriel rasenta il sadismo.
"Visto che hai perso il mio libro non andrai più a scuola."
Ora, è chiaro che Adrien ha fatto una cosa orribile e vada punito. Ha frugato tra le cose del padre (che se certe cose non le racconta un motivo lo avrà e Adrien dovrebbe rispettarlo), ha preso una cosa a cui teneva molto e non pago di ciò l'ha pure persa (anche se noi sappiamo che non è stata colpa sua). La reazione di Gabriel però rimane eccessiva. 
Sappiamo quanto significhi per Adrien ritagliarsi quelle parentesi di normalità, lo abbiamo visto lottare con le unghie e con i denti per poter frequentare il liceo, quanto grandemente valuti i suoi nuovi amici e il tempo trascorso in loro compagnia. Gabriel gli sta togliendo tutto questo per un libro.
Non giriamoci intorno: quella di Gabriel è una vendetta, non una punizione.

Torniamo a Marinette e al maestro Fu, che comincia a domandarsi se la persona che ha conservato il libro dei Miraculous non possa essere Papillon (ed era anche ora che qualcuno se lo chiedesse).
Segue una scena che comincia a odorare del pungente afrore della cacata micidiale (avevamo resistito 5 minuti. E' stato bello), ovvero quella in cui si deve mentire perché sì e la cosa non fa che causare più problemi di quanto avrebbe fatto la verità:
Maestro Fu: "Marinette, dove hai trovato questo libro?"
Marinette: "Eh, io, boh, non so, stava su una panchina!"
Maestro Fu: "Quindi non hai visto a chi apparteneva?"
Marinette: "No. Spiase." 
Marinette, per motivi chiari solo nella sua testa, va in panico. E' convinta che dal momento che il libro l'aveva Adrien Papillon possa pure essere lui (e se lo porta in giro per Parigi per farlo vedere alle tipe appena conosciute. Logico). E la cosa più grave di questa possibilità (che potrebbe anche essere, al momento Ladybug e Chat Noir hanno visto solo un Papillon che era un'illusione di Volpina e poteva non essere il suo vero aspetto) è che questo potrebbe mettere fine alla loro storia d'amore.
Eh, son problemi.
Non la fine del mondo, la storia d'amore del cazzo.
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Ammetto che qui un po' ho riso.
E' un film mentale simpatico.
Tikki, invece di tirarle due ceffoni e intimarle di riprendersi e smetterla di dire cazzate, che è 26 episodi che le dà corda e a una certa pure basta, l'appoggia e non smentisce nulla né dà al maestro Fu, custode dei Miraculous, informazioni essenziali per cominciare almeno a seguire una pista. Magari è Adrien (e in quel caso possiamo sconfiggerlo e fargli smettere di essere Papillon), magari no (e allora tutto come prima), ma da qualche parte bisogna pur partire, bambina di merda. La situazione è aggravata dal fatto che Marinette rompe i coglioni a più riprese perché, cito, lei odia le bugie. E figurarsi se le amava allora!
Comunque ci salviamo in corner perché Marinette decide di indagare per andare a fondo della faccenda. E se indagherà come ha indagato sul vecchio veterinario omeopatico siamo a posto.
Arrivata a scuola a cercare Adrien trova Chloè in lacrime: ha scoperto che Adrien non tornerà più a scuola perché avrebbe perso un libro molto importante che apparteneva a suo padre.
Il senso di coccinella di Marinette pizzica.
Forse che Papillon non è Adrien ma Gabriel Agreste?
Il personaggio schivo, burbero, severo, intelligente ma emotivamente stitico?
Naaaaah...
A questo punto la serie vola altissimo, e non sto scherzando.
Torniamo da Gabriel, che comincia a devastare il suo studio: spacca statue, rovescia cartigli, rompe le foto di Adrien di cui ha tappezzato lo studio (una cosa che sembrerebbe abbastanza in contraddizione con quanto visto prima, anche se si può notare che sono tutte foto di lavoro di Adrien, che è il testimonial della sua linea di vestiti) e persino un vecchio disegno di Adrien che conservava su uno scaffale, un po' in disparte, da bravo tsunderino che in fondo un cuore potrebbe anche avercelo.
Uno scatto di collera per la perdita del libro?
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Di questo disegno non si parlerà mai più.
Fate cagare, porca miseria.
Forse, se non fosse che nel primo piano che segue il suo viso è una maschera di indifferenza: la devastazione è studiata, fa parte di un piano per distogliere ogni sospetto dallo stilista Gabriel Agreste.
In questo momento infatti assistiamo a uno dei rari momenti in cui Papillon non è un cretino.
Sa che il libro non è stato semplicemente perso da Adrien ma con ogni probabilità è stato trafugato da qualcuno che ne conosce il valore (quindi Ladybug o qualcun altro legato ai Miraculous): risalire a Gabriel Agreste è questione di poco visto che il libro era in mano a suo figlio (che è tipo il modello più fotografato di Parigi), quindi decide di akumizzare se stesso, per fugare ogni sospetto sul suo conto. Se sei un padre sconvolto che viene akumizzato non puoi essere Papillon.
E questo è lo stesso idiota che da 26 episodi non riesce a prendere gli orecchini a una quattordicenne. Bene ma non benissimo.
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Io sono Il Collezionista.
Mi do i poteri da solo e decido di diventare uno stronzo che trasforma gli oggetti che tocca col suo libro in disegni, cosa che rende il recupero dei Miraculous ancora una volta pressoché impossibile.
A questo giro, paradossalmente, POTREBBE essere giustificato.
Segue un secondo spazio di sviluppo caratteriale dedicato al co-protagonista, questa volta nei panni di Chat Noir. Ladybug infatti dovrà mettere al corrente il suo partner delle ultime scoperte e delle sue intenzioni di indagare su nientemeno che Gabriel Agreste.
La reazione di Chat Noir è perfetta.
Un po' troppo esasperata per quel che mi riguarda ma valida.
Nel momento in cui viene fatto il nome di suo padre la facciata allegra e ironica che abbiamo visto fino a quel momento ci crolla davanti in un secondo: Chat Noir d'istinto va sulla difensiva (ovvio, si parla di suo padre), sul suo viso si leggono sorpresa, rabbia, sconvolgimento ma non lascia che i sentimenti prendano il sopravvento e resta lucido (in questo, rivediamo il vero Adrien, sempre posato, sempre calmo, sempre pronto ad analizzare le cose prima di giungere a conclusioni affrettate). Non crede acriticamente a Ladybug (per quanto la ami), le chiede se ha delle prove, e quando lei risponde di no ma tutto sembra condurre a lui (compreso il fatto che il marchio della sua linea sia una farfalla nera - poco poco sgamabile insomma) è sua ferma intenzione andare a fondo della storia e sincerarsene con i propri occhi.
Bravo Adrien, brava serie.
La battaglia che segue nel momento in cui arrivati a casa Agreste trovano Il Collezionista in azione è epica (in particolare la scena che va a svolgersi nell'atrio tra i due eroi e il cattivo, un'unica turnicata alla Michael Bay senza stacchi ma boia, splendida - siamo ai livelli di La Marionettiste, ma a questo giro combattono entrambi alla pari), ma soprattutto notiamo quello che sta accadendo a Chat Noir/Adrien.
E' tornato se stesso nel momento in cui ha messo piede in casa Agreste, e lo fa non perché durante le interazioni con Ladybug debba fare il piacione ed essere ironico e infantile ma perché prova sollievo. "Se il signor Agreste è stato akumizzato non può essere Papillon", ed è una conclusione perfettamente logica a cui arriverebbe chiunque.
Anche Ladybug infatti concorda.
Recensione e Analisi | Miraculous - Le storie di Ladybug e Chat Noir (Stagione 2)
A battaglia conclusa invece di battere il pugno con la sua lady Chat Noir la scosta di lato per andare in soccorso di Gabriel (di nuovo, un po' troppo esasperato nella resa, nella vita vera ci si metterebbe tipo due secondi a capire che Chat Noir è Adrien ma diamola buona), il quale ha un momento di umanità a caso in cui si preoccupa del fatto che il figlio Adrien, "la cosa più preziosa che ha" (da dove gli esce?), sia scomparso.
Adrien ci manca giusto che faccia le fusa.
Ora, la cosa apparentemente strana è che quando Gabriel era Il Collezionista la prima cosa che ha cercato di fare è stata far del male ad Adrien (ma non l'ha trovato perché si era già trasformato in Chat Noir per andare a cercare il libro di suo padre nella speranza che potesse perdonarlo e permettergli di tornare a scuola), che non è proprio una cosa che mi faccia pensare all'amore paterno.
Però Adrien era quello che aveva fatto infuriare Gabriel e che lo aveva tradito, quindi Il Collezionista si suppone debba attaccare lui (allo stesso modo in cui Chloè diventata Antibug attacca quella che era la sua eroina). Quindi niente di più probabile che quella di Gabriel sia una recita, compreso il "oh, il mio prezioso figliuolo Adrien" in chiusa, che è proprio out of character non perché Gabriel al figlio non voglia bene ma perché non esiste che lo esterni così esplicitamente. In questo caso vuole solo sembrare agli occhi dei buoni una persona apparentemente burbera ma sensibile.
Allo stesso modo anche il fatto che il suo potere sia inutile ai fini del recupero dei Miraculous a questo giro acquisisce un senso: Gabriel VUOLE farsi sconfiggere. E' chiaro che non possa dis-akumizzarsi (ha rinunciato temporaneamente a Nooroo e non ha i poteri di Papillon) e anche se riuscisse a recuperare i Miraculous non potrebbe tornare ad essere Gabriel. 
E' tutta una scena per distogliere i sospetti da sé.
Questo è lo stesso tipo che akumizza l'uomo piccione e il bebè gigante...
Insomma, una partenza col botto che ci possiamo sostanzialmente ficcare nel culo perché per praticamente tutto il resto della seconda Stagione (esclusi un paio di episodi magnifici a livello di sviluppo caratteriale, nello specifico lo sviluppo di Adrien, e gli ultimi due che fanno un unicum e mandano avanti di un pelo la trama orizzontale) tutto ruoterà intorno ai soliti episodi autoconclusivi, le battutine, le stronzate, i piani raffazzonati, le caratterizzazioni psicopatiche asservite alle esigenze di sceneggiatura, ma soprattutto la storia d'amore tira e molla che niente, non ce la fa, non decolla ma manco ci rinunciano.

*

IMPRESSIONI SPARSE

In questa nuova stagione di Miraculous visto che non ce n'erano abbastanza cominciano a venir introdotti altri personaggi papabili, persone il cui unico scopo sembra essere non tanto arricchire il mondo di Ladybug ma allungare la broda romantica tra i due protagonisti e mettere un po' di pepe al culo al fandom che non vede l'ora che venga coronato il loro sogno di veder diventare canon la ship Marinette/Adrien.
Questi due imbecilli infatti ancora non riescono a parlarsi normalmente.
Adrien ogni tanto casca ancora dal pero e pensa che Marinette si comporti in quel modo strano perché lo trova antipatico (nonostante ci siano già stati più di un episodio in cui vediamo esplicitamente il contrario, con i due che ballano, si sorridono, escono insieme in gruppo o da soli e in generale riescono a parlare e scherzare insieme - continuity in vacca 1, perché non puoi essere veramente così ignaro della realtà, è svilente per l'intelligenza tua e di chi ti guarda), mentre Marinette va ancora dietro a piani inutilmente complicati e inconcludenti per riuscire anche solo a fare una passeggiata con Adrien per mangiare insieme un gelato (continuity in vacca 2). A questo giro Marinette coinvolge pure quelle povere compagne di scuola, e io davvero comincio a capire più Chloè che la odia che le altre che le vogliono bene, giuro. Nel frattempo, tra parentesi, nell'episodio Audimatrix pare che Alya non abbia mai fatto un'intervista esclusiva a Ladybug (quando l'episodio Le mime ruota letteralmente intorno a questo espediente narrativo - continuity in vacca 3).
Immagino più o meno così quello che deve essere successo nella stanza in cui si sono incontrati gli sceneggiatori tra un take-away cinese e una soda alla ciliegia al momento della stesura di questa seconda stagione della serie:
Sceneggiatore 1: "Visto che la situazione tra Marinette e Adrien non può decollare perché se no non sappiamo su cosa costruire 26 episodi, facciamola decollare ancora meno inserendo elementi di disturbo."
Sceneggiatore 2: "Wow, grande!"
Sceneggiatore 3: "Genio!"
Sceneggiatore 4: "Ma te le sogni la notte!"

Tra parentesi vorrei capire che fondamento avrebbe in generale l'ossessione romantica di Marinette per Adrien, che viene ritenuta tanto ovvia e importante da farne il nucleo della serie: Adrien, lo abbiamo già visto, è bello intelligente affascinante simpatico ⓒ, è vero, e Marinette effettivamente lo conosceva (di vista) da prima che cominciasse a frequentare la scuola perché essendo appassionata di moda sfoglia molte riviste del settore e lui fa il modello per lo stilista che lei adora.
Lo conosce come modello ma non ne è invaghita.
Anzi, quando al suo arrivo in classe viene a sapere che è un amico d'infanzia di Chloè la sua reazione istintiva è dire "sarà un altro bamboccio ricco e viziato, ma tienitelo, chi se ne frega di questo idiota, anzi mi sta sul cazzo per principio e manco ci ho scambiato una parola" (però quando lo fa Chloè, giudicare dalle apparenze senza dare nemmeno il beneficio del dubbio, è brutta e cattiva - fanno due etti e un po' di doppiopesismo signora, che faccio lascio?). Poi lui le presta un ombrello perché piove e tanto a lui lo viene a prendere l'autista ed evidentemente basta questo per diventare la cosa più golosa mai creata in Francia dopo il macaron e per giustificare il fatto che Marinette da due stagioni stia rompendo il cazzo a tutti, si riempia camera e computer di foto (che passi finché sono foto di lavoro ma ce ne sono anche private, scattate di nascosto) e si studi a memoria tutti gli orari dell'agenda di questo povero cristo per poter sapere dove si trova in qualsiasi momento (creepy).
E' una cotta nata praticamente dal nulla.
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Capisco molto più che ne siano innamorate Chloè (visto che strigni strigni è il suo unico vero amico e prima della morte della madre di lui giocavano spesso insieme, quindi si conoscono - ma ricordiamoci che Chloè incarna tutti i mali del mondo quindi ovviamente lo show ci dà a intendere che Chloè ama Adrien per motivi superficiali, mica come Marinette) o il nuovo arrivo Kagami (visto che hanno molto in comune, dalla passione per la scherma ai genitori severi, per non parlare del fatto che riescono a intavolare conversazioni normali arrivando a conoscersi un pochino). Capisco anche l'interesse altalenante di Lila, che sembra non provare amore ma più un'ossessione malsana nei suoi confronti (quasi che San Adrien fosse una specie di trofeo di platino della PS4 da conquistare).
Non capisco invece perché tutti all'interno della serie si comportano come se Marinette e Adrien fossero davvero destinati a stare insieme (e non è solo un modo di incoraggiare un'amica innamorata) quando i due a malapena si parlano e lui nei confronti di lei è gentile quanto lo è con, un nome a caso, Nino. E' anzi molto più gentile con Chloè vista la dose di sopportazione che ci vuole per non tirarle in faccia la gamba di uno sgabello.
Ancora una volta, questo è frutto di una sceneggiatura pigra e compiacente.
Praticamente tutti i personaggi si comportano come se sapessero che in realtà Marinette e Adrien sono Ladybug e Chat Noir, perché è nelle versioni supereroistiche che i due comunicano davvero e interagiscono da pari come anime gemelle, dando mostra di vera complicità e sintonia. Adrien nei panni di Chat Noir è allegro e spontaneo, Marinette in quelli di Ladybug sicura di sé e divertente. Insieme sono una squadra vincente, ma solo quando indossano le maschere.
Quando sono in borghese sono imbarazzanti.
Poi a me Marinette sta pure un po' sul cazzo quindi ammetto di essere di parte.

A questo punto parliamo un po' di queste New Entry e/o grandi ritorni di cui sentivamo tutti il bisogno (vista la mia poca simpatia per la Marinette/Adrien sarei stata molto più contenta di questi elementi di disturbo, visto che in tutta onestà non mi dispiacciono, se non fossi arci-sicura del fatto che possono mettere davanti ai due protagonisti tutti gli ostacoli del mondo, alla fine si metteranno insieme lo stesso).
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Luka: Fratello maggiore di Juleka.
Facciamo la sua conoscenza nello splendido episodio Capitaine Hardrock (non sono ironica: io amo quell'episodio, è uno dei miei preferiti). E' un musicista dall'aria rock un po' alternativa e il piglio zen e filosofico, silenzioso ma sensibile. In pratica il prototipo supremo dell'husbando di una quattordicenne romantica e con uno spirito artistico alle sue prime cottarelle, per cui prima ancora che apra bocca si capisce che costui nasce proprio con l'intento di essere un tipo che può far impazzire la bussola della protagonista. A differenza di quanto non accada con Adrien infatti la sintonia è pressoché immediata.
Marinette in quanto persona molto timida e insicura ha bisogno di un po' di tempo per ingranare e tende sempre ad essere impacciata con le nuove conoscenze, specie se sono ragazzi carini della sua età. Da come reagisce poi sembra che sia anche l'aspetto un po' "dark" (relativamente parlando) di Luka a metterla a disagio.
Sembra in effetti un po' inavvicinabile.
Insomma, come da copione Marinette si impappina e balbetta presentandosi come Ma-Ma-Marinette. Luka la prende bonariamente in giro, imbarazzandola. A questo punto Luka si mostra immediatamente molto empatico e sensibile nei confronti di questa ragazza scusandosi per averla presa in giro e confidandole che (proprio come lei) fatica a esprimersi con le parole, cosa che lo porta spesso a uscite infelici, e preferisce invece affidarsi alla musica (cosa che le dimostrerà subito dopo, suonando un motivo malinconico che a suo dire la rappresenta in quel momento).
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Insomma, in due secondi sto bonazzo rock di Luka ha capito non solo di aver fatto una cappellata, ma che nello specifico Marinette non se l'è presa tanto per essere stata presa in giro (è una cosa che fanno spesso visto che Marinette è una tonta, ma è raro che la prenda a male) ma perché c'è qualcosa che la sta rendendo triste.
Qualcosa = Adrien ha dato buca alla combriccola.
Si sono detti più questi due in 3 minuti d'orologio che Marinette e Adrien in 38 episodi. Insomma, strigni strigni Marinette vacilla. Improvvisamente comincia a pensare che possa esistere un mondo al di fuori dello stalkeraggio ad Adrien.
Ed era anche un po' ora, cazzo.
In generale trovo l'espediente del triangolo tra la bella e i due bonazzi banale, ma il modo in cui è reso lo adoro, è molto delicato e Luka è un bravo guaglione. Nella vana speranza che Luka non sia sviscerato e analizzato in maniera superficiale e solo in virtù del suo interesse verso Marinette ma diventi col passare degli episodi un personaggio a tutto tondo con una propria personalità, per il momento mi limito a dire che li trovo carini e spero che la cosa si sviluppi.

Adrien invece è Vomo è di nuovi personaggi cicciati fuori dal nulla per infilarglisi nelle mutande e rappresentare un pericolo per la buona riuscita della ship con Marinette ce ne sono ben due (il che porta le sue fan esagitate a quattro, considerando Chloè e Marinette).

Lila la conosciamo già.
Facciamo comunque un recap per i meno attenti.
Lila Rossi è una nuova compagna di scuola di Marinette e Adrien, si trasferisce a Parigi nel corso dell'episodio Volpina: bugiarda patologica, si finge buona, simpatica e piena di amici famosi per piacere a tutti ma, orrore orrore, afferma di essere molto amica di Ladybug per fare cosa gradita al buon Adrien. Marinette, che odia le bugie (poi ci ritorniamo) ma soprattutto odia chi osa posare lo sguardo su Adrien che è roba sua, impazzisce e la sua missione di vita diventa svelare le bugie di questa tipa.
Lila com'è ovvio la prende molto bene.
Si dichiara nemica giurata sia di Ladybug che di Marinette per poi sparire nel nulla.
Scopriamo alla fine della seconda stagione che la nostra psicopatica criminale, la Chloè che riesce a fare Chloè meglio di Chloè, non è scomparsa per un semplice ripristino dello status quo ma che ha marinato il rancore per mesi e che è tenuta d'occhio (vai a capire come, ma io ho smesso di domandarmi le cose a un certo punto) da Natalie e Gabriel. Gli stessi che non capiscono di avere Chat Noir dentro casa.
Lila è isolata da settimane.
Ha smesso di andare a scuola raccontando alla madre balle sul fatto che le continue akumizzazioni abbiano portato a un lockdown delle scuole per arginare il pericolo (una bugia che nel mondo dei normodotati verrebbe sgamata in 3 giorni ma si sa che in Miraculous gli adulti sono una massa di idioti) e ai compagni di scuola fa le conferenze in streaming e racconta balle sull'essere in viaggio in giro per il mondo, ospite di corti reali e salcazzo. 
Marinette cerca di smascherare le sue bugie.
Alya, nonostante nel corso della prima stagione abbia assistito al casino legato a Volpina, per la totale e criminale assenza di continuity motivi non meglio precisati pensa che la ragazza in trasferta sia davvero ospite di un principe straniero e invita l'amica a non essere così cattiva con Lila, andando a gettare benzina sulla collera divina di Marinette. 
Che se le lega poco al dito, esattamente come Lila.
Ma quando lo fa Marinette a quanto pare è per una giusta causa, quindi è carino.

Recensione e Analisi | Miraculous - Le storie di Ladybug e Chat Noir (Stagione 2)
Ora, il problema con Lila è quello che ormai è diventato il marchio di fabbrica della serie, ovvero il fatto che il personaggio sia stato cicciato fuori solo quando conveniva per esigenze narrative mentre lo si è sistematicamente ignorato per tutto il resto del tempo nonostante di cose interessanti da dire su Lila ce ne fossero parecchie. Il personaggio risulta a conti fatti tronco nello sviluppo.
Lila alla fine di Volpina è stata sputtanata ma continua a dire impunemente menzogne a tutta la classe che ascolta in adorazione senza sospettare di nulla (artificio che ha il solo scopo, ancora una volta, di accentuare il drama di Marinette che deve combatterla da sola). 
Adrien le ha offerto amicizia ma lei lo ha sfanculato in maniera molto diretta salvo che adesso improvvisamente ha sviluppato un'ossessione per lui. Cosa è successo in questi mesi? Adrien ha contattato Lila (o viceversa) e si sono parlati? Papillon/Natalie ha contattato questa Lila, che proprio come Gabriel si è rintanata in un isolamento pressoché totale (un altro aspetto che sarebbe stato interessante affrontare)? La solitudine ha avuto effetti sul suo bisogno d'amore?
Boh, chi se ne frega, guarda come ti akumizzo un bebè che cerca di succhiare la testa a Ladybug scambiandola per una caramella e non rompere i coglioni.

Kagami è nuova invece.
Facciamo la sua conoscenza nell'episodio Reposte, dove appare a caso in completo da scherma scarlatto con tanto di maschera durante una specie di Open Day sportivo e come in un film con Bruce Lee se ne esce a cazzo duro a sfidare il tipo più bravo della zona (che ovviamente è Adrien) per umiliare i diavoli occidentali, portare onore alla famiglia vincendo il titolo di più brava tra i liceali di Parigi (un colpaccione proprio), strappare gli orpelli virili dello sfidante e farci un paio di orecchini commemorativi. 
La sfida tra i due termina apparentemente in parità.
Sembrano essersi toccati nello stesso istante, ma Marinette (l'unica persona che è riuscita a corrergli dietro mentre saltellavano come dei cazzo di scoiattoli sui tetti e le ringhiere della scuola) crede, ma non è sicura e lo ribadisce più volte, che sia stato Adrien a colpire per primo, decretandone in questo modo la vittoria. Mentre Kagami devastata dal disonore della sconfitta pondera l'Harakiri viene akumizzata da Papillon, e il resto è storia.

Kagami non comparirà più nel corso di questa stagione ma è OVVIO che tornerà.
Ce lo dice il fatto che abbia dato troppo filo da torcere ad Adrien, che sia una ragazza molto carina che Marinette trova istantaneamente antipatica (come accade tutte le volte che Adrien entra nell'area visiva di un qualsiasi essere di sesso femminile. E passi per Chloè che è una brutta persona e ti stava sui maroni già da prima, ma Kagami cosa ti ha fatto? Questo è un aspetto molto meschino di Marinette che viene minimizzato o ignorato in continuazione). Soprattutto ce lo dice il filtro rosa glitterato che compare sullo sfondo nel momento in cui dopo la sfida si toglie la maschera da scherma rivelando ad Adrien che, sorpresa sorpresa, è una ragazza.
Che è una cosa che giusto Adrien non aveva capito.
Recensione e Analisi | Miraculous - Le storie di Ladybug e Chat Noir (Stagione 2)
Come accade nel caso di Lukas, basta un istante perché lo spettatore avverta più sintonia tra questi due che tra i protagonisti: al di là della passione per la scherma c'è il fatto che anche Kagami avverta su di sé una grande pressione, pressione che arriva con ogni probabilità (proprio come accade ad Adrien) da genitori esigenti. Il fatto di aver perso contro Adrien la getta nello scoramento non perché Marinette potrebbe aver sbagliato ad assegnare il punto allo sfidante (non gliene frega niente, anche da akumizzata non ce l'ha con Marinette, vuole solo una rivincita), ma perché *è lei* ad aver fallito. Adrien sente a livello istintivo questa somiglianza tra loro, l'angoscia dettata dal fatto di dover sempre mantenere alte le aspettative altrui di modo da essere sempre, in ogni situazione, il migliore.
E' la prima persona nella vita di Adrien che potrebbe comprenderlo per davvero in questo senso, e non è un caso che ne resti tanto colpito: Chloé condivide con lui una vita di sostanziale solitudine e un genitore di merda, ma è troppo viziata per capire le pressioni a cui è sottoposto; dall'altra parte Marinette può empatizzare con lui a livello superficiale, rattristarsi per lui, ma la sua vita familiare è serena e piena di allegria. Insomma, non si faranno di certo sfuggire l'occasione questi autori furbini per allungare ulteriormente la broda.

*

Come accadeva nella prima stagione, lo sviluppo della trama in questa seconda stagione di Miraculous è altalenante: si arena per interi episodi poi fa un balzo che sembra preludere a chissà cosa invece abbiamo scherzato e nell'episodio successivo è come se non fosse accaduto nulla. Nulla di nuovo sotto il sole. In linea generale però c'è qualche finezza in più qui e lì, elementi che mi sono più o meno piaciuti e che hanno fatto fare a questa serie il balzo in più di cui io personalmente sentivo il bisogno:

Il Power-up e il Team-up
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Elementi imprescindibili (leggi: cliché) del genere supereroistico, visto che a una certa si deve alzare l'asticella e non possono più bastare due eroi che hanno a disposizione due mosse a testa di cui una è il potere del bujodeculo
Ci si è segati le gambe abbastanza rendendo uno dei due l'inutile linea comica addossando la responsabilità della vittoria solo su Ladybug, almeno cerchiamo di tenere sveglia la gente con un po' di varietà.
E allora ogni tanto, quando la battaglia si fa troppo dura per i soli Ladybug e Chat Noir (le rare volte in cui Papillon si ricorda di essere intelligente e crea un piano serio, cioè) il maestro Fu le affida uno o più miraculous aggiuntivi da dare in via temporanea a persone di fiducia che non dovranno rivelare a nessuno la loro identità da eroe e a fine battaglia dovranno restituire il gioiello a Ladybug. 
Sarebbe molto più figo se non fosse sempre tutto finalizzato a mettere in luce la forza e l'intelligenza di Ladybug e persino gente che su carta avrebbe poteri molto migliori dei suoi in soldoni non servisse a una sega, ma i costumi sono belli e personalmente trovo irresistibili Queen Bee (un po' perché ha la trasformazione migliore, un po' perché è sciocca da morire, un po' perché il suo lato supereroistico e "altruista" aggiunge un po' di corpo alla personalità di Chloè) e Rena Rouge (che è esteticamente uno spettacolo e i suoi poteri dell'illusione avrebbero potenzialità pressoché infinite in combattimento). 

Il libro trovato in casa di Gabriel Agreste poi ha consentito al maestro Fu di trovare una serie di ricette magiche in grado di dare a Ladybug e Chat noir dei poteri extra, sotto forma di cibo da far assumere al kwami prima della trasformazione, che consente loro ad esempio di combattere/nascondersi sott'acqua (Syren) o sul ghiaccio (Le Patineur) andando ad ampliare un po' le ambientazioni e in generale a dar vita a dei combattimenti un pelo diversi. Niente di trascendentale, ma lo Chat Noir sirenetto alza talmente tanto l'asticella del trash che neanche Gufo Oscuro riesce a competere.
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Fate uno spin off su quest'uomo tipo ADESSO.
 Approfondimento caratteriale di Adrien
Era una cosa di cui nella stagione precedente si è pesantemente sentita la mancanza e di cui mi sono lamentata a più riprese, ovvero l'eccessivo concentrarsi su Marinette/Ladybug a discapito di quello che su carta dovrebbe essere il co-protagonista.
A questo giro ad Adrien viene dato molto più spazio di qualità rispetto alla serie precedente (sia come personaggio a sé che nei suoi rapporti con Plagg e Gabriel), spazio che dà vita agli episodi forse più belli.
Se già Adrien mi piaceva molto prima, ora lo adoro.
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In questa stagione sfoggia insofferenza adolescenziale; nei panni di Chat Noir recupera un po' di dignitaà e persino Ladybug deve rendersi conto che il suo corteggiamento nasconde sentimenti sinceri (cosa che dovrebbe portare a una maturazione del rapporto tra i due ma no, ovviamente nell'episodio dopo tutto resettato); tocchiamo con mano quanto sia difficile per lui riuscire a comunicare con suo padre se per trovare un momento libero per chiedergli un favore Adrien deve chiedere un appuntamento alla segretaria;
 lo vediamo dar mostra addirittura di uno spirito competitivo inedito di fronte a un'avversaria valida come Kagami (anche se ne avevamo già visto uno sprazzo in Le Gamer); c'è un intero episodio dedicato alle sue difficoltà quotidiane dovute in special modo agli assalti dei fan. Soprattutto veniamo a sapere un po' di più del suo rapporto con la musica (casuale che il nuovo interesse papabile di Marinette sia un musicista?).

Adrien, come sappiamo, suona il piano. 
E' l'unica attività che gli impone Gabriel che non ha alcuna utilità pratica: fare il modello per la sua linea di moda permette a Gabriel di tenerlo vicino, quindi controllato; la scherma gli dà modo di potersi difendere (il fatto che Adrien non uscisse mai di casa già quando la madre era viva fa pensare che gli Agreste debbano vedersela con qualche minaccia non meglio specificata da parecchio tempo); il cinese è probabilmente collegato all'origine dei Miraculous. Il piano, almeno per quanto si può ipotizzare, è solo un'attività ricreativa eppure è una cosa a cui suo padre sembra tenere molto al punto che in Gorizilla vuole assistere personalmente ai progressi del figlio e nel vedere che Adrian non è all'altezza delle aspettative non gli permette di uscire con gli amici finché non avrà suonato in modo impeccabile.
Il punto è che Adrien sembra non amare suonare il piano.
Nella prima stagione abbiamo visto che a più riprese approfitta proprio delle ore dedicate al pianoforte per far partire un mp3 sul cellulare e svignarsela alla chetichella, cosa che si può bollare tranquillamente come un caso, dal momento che potrebbe essere semplicemente un lasso di tempo in cui nessuno va a disturbarlo; qui vediamo proprio quanto lo renda malinconico suonare e come ogni scusa sia buona per non farlo (forse perché era un'attività che condivideva con sua madre?), e il motivo lo dice esplicitamente a suo padre. Odia suonare da solo perché secondo lui la musica è condivisione. Il padre ovviamente ribatte che gli Agreste sono dei solisti e pippippi ti chiudo in casa fino all'età della pensione. Severo ma giusto.
Poi Adrien riesce a convincere suo padre a suonare con lui.
E c'è mancato poco che mi mettessi a piangere come una povera stronza.
Una delle scene che più ho amato dell'intera serie: c'è un'incredibile attenzione alle espressioni dei personaggi e ai non detti (un lusso che di solito gli autori riservano a Marinette), uno sviluppo molto tenero nel rapporto tra padre e figlio che avviene attraverso la musica come quel momento di profonda sintonia tra Luka e Marinette (bello anche che persino Natalie arrivi a lasciarsi scappare un sorriso). 
Bello anche il modo in cui a livello registico gli strumenti musicali dei ragazzi si armonizzino col brano classico suonato dagli Agreste.
Ogni tanto Miraculous ha sti momenti che se tenessero botta lo renderebbero un prodotto indimenticabile, poi due secondi e torna ad essere la sagra del trash. Ormai mi ci sono rassegnata e lo amo così com'è, è l'unica cosa da fare.

Gabriel in questa stagione assume connotazioni molto più complesse e intriganti rispetto al cattivo che ha il sogno (anche se continua a indulgere a più riprese nei piani più stronzi mai concepiti da mente umana), specie nei confronti di un figlio che sembra amare molto (e finalmente ce lo fanno vedere un po' d'affetto verso questo povero ragazzo!) anche se non sa come dimostrarlo: e se da un lato a un certo punto il sospetto che Adrien sia Chat Noir (visto che aveva già notato l'anello in Jackady era anche ora che la questione saltasse di nuovo fuori in Gorizilla) lo porta a mettere in pericolo il figlio facendolo attaccare da un mostro akumizzato, vediamo anche i limiti oltre i quali Gabriel non è disposto ad andare, neanche per salvare la propria moglie.
E meno male...

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A un certo punto dello scontro contro Gorizilla Marinette istiga Adrien a gettarsi da un grattacielo, cosa che lui fa senza pensarci due volte perché il livello di fiducia in Ladybug è totale: Ladybug sta per lanciarglisi dietro per salvarlo ma Gorizilla l'afferra e Adrien continua a precipitare nel vuoto.
Resta comunque molto zen durante il volo dalla Tour Montparnasse, segno che forse un po' gli puzza la vita.
Qui avvengono, nell'ordine, due cose interessanti:
1) Plagg cerca di convincere Adrien a trasformarsi in Chat Noir a dispetto del fatto che la gente che sta sotto ad assistere allo scontro ma soprattutto Papillon scopriranno la sua identità. Quindi Plagg, che era partito come un Kwami pigro, insofferente, una linea comica che pensava solo a poltrire e mangiare formaggio ha sviluppato nel corso degli episodi (lo vediamo a più riprese cercare di consolare Adrien) un tale affetto da fregarsene della stessa sicurezza dei Miraculous (la priorità dovrebbe essere tenere al sicuro il Miraculous dalle mire di Papillon, anche perché se Adrien dovesse morire o rinunciare al ruolo di Chat Noir a Plagg in teoria non dovrebbe cambiare nulla, dovrebbe solo trovare un altro eroe)
2) Gabriel ordina a Gorizilla di liberare Ladybug perché vada a salvare Adrien. E' la prima volta in cui vediamo esplicitamente quanto tenga a suo figlio e quanto gli costi questa scelta (aveva Ladybug servita su un piatto).

 Ogni tanto si ricordano che Papillon è intelligente e gli fanno tessere un piano davvero geniale che rende davvero necessario (e non un semplice espediente per tenere sveglio lo spettatore) reclutare un'intera squadra di supereroi o far venire le branchie a Ladybug. Peccato che nella maggior parte degli episodi rimanga il solito stronzo che akumizza gente a caso sperando che i poteri che gli conferisce servano a qualcosa.

*

Nonostante il mio generale entusiasmo Miraculous non è assolutamente un prodotto perfetto e continua a portarsi dietro un sacco di problemi dalla prima stagione. 

► Abbiamo già parlato a più riprese della schifezza fatta con la continuity.
Qui si continua con una serie di perle: se nella prima serie Chat Noir ha detto a Marinette almeno due volte di non avere idea di dove fosse casa sua (la prima d'accordo, stai mantenendo l'anonimato, la seconda è sintomo di Alzheimer), qui in un episodio si schianta contro il carrettino dei gelati di André, il gelataio telepate che fa le veci del fandom arrapato e in quello dopo va ad assaggiare il suo gelato per la prima volta; Alya sembra non aver mai fatto un'intervista esclusiva a Ladybug; Marinette e Adrien sembrano non aver mai interagito in modo normale; in un episodio Ladybug viene a conoscenza della serietà dell'amore che Chat Noir prova per lei, li rispetta pur non condividendoli, afferma di non voler giocare coi suoi sentimenti e poi la volta dopo si resetta tutto e i due continuano a flirtare come sempre. 
Eccetera, eccetera...

► Dispiace che continui a non essere per nulla giustificato il fatto che Marinette insista a mantenere la propria identità segreta con Chat Noir quando tutto quello che vediamo va a dimostrare che porterebbe solo vantaggi sia a loro che al maestro Fu.
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"Non posso andare in giro
a sbandierare il fatto di
essere Queen Bee?"
"No."
"... Ah, no?"
 Rivelarsi a Natalie dà a Papillon grandi vantaggi tattici visto che i piani migliori sono quelli che prevedono la loro collaborazione.
Incontrare il Maestro Fu permette a Marinette di diventare più potente e reclutare nuovi eroi, eroi di cui lei conosce l'identità e, indovina indovina, la cosa non porta assolutamente a nessuna conseguenza a patto che la persona sia un minimo intelligente e non sbandieri ai quattro venti la propria identità diventando un bersaglio per Papillon. 

E chi indovina il personaggio stupido che come prima cosa rivela la propria identità a mezzo mondo non vince nulla perché ovviamente è Chloè, la causa di ogni male in terra.
Tra parentesi Ladybug usa questa situazione come prova a sostegno del fatto di essere nel giusto a non voler condividere con Chat Noir l'identità propria e quella del guardiano dei Miraculous, ma è una situazione tutta diversa.
Che non si debba rivelare al mondo la propria identità è ovvio, non rivelarla a un proprio compagno che si è rivelato degno di fiducia in più occasioni e vuole soltanto essere considerato parte della squadra alla pari con te è una cacata e può portare solo incomprensioni e malumori.

A una certa Marinette consegnerà ad Alya il Miraculous della volpe per consentirle di diventare Rena Rouge e aiutarla nella battaglia. Sarà molto chiara su un paio di regole: Alya dovrà restituire il gioiello alla fine della battaglia, ma soprattutto non dovrà dire a nessuno di essere Rena Rouge né tantomeno dovrà scriverlo sul suo Ladyblog.
Alya OBBEDISCE.
Marinette le dà fiducia e Alya non la delude.
Paradossalmente è molto più rischioso continuare a farle scrivere il Ladyblog, visto che sta scoprendo più informazioni sulla storia dei Miraculous lei di Papillon, che in teoria dovrebbe essere quello più motivato. In che universo io dovrei convincermi che mantenere segrete le rispettive identità con questa insistenza sia una scelta sensata e responsabile da parte della protagonista e non un modo pigro e stronzo di allungare la broda del romance tra Marinette e Adrien?

► Marinette e le bugie.
Marinette afferma a più riprese di odiare i bugiardi.
Di solito scatta come un pitbull quando la menzogna riguarda lei o Adrien o più precisamente quando a mentire è in generale una persona che le sta sui coglioni. Solitamente le due cose coincidono, anche perché gran parte degli altri personaggi non hanno molto su cui mentire, sono figurine di cartapesta che acquisiscono un senso solo quando la trama lo richiede. 
Marinette ha fatto un pippone a Chloé, lo ha fatto a Lila, lo ha fatto a gente akumizzata (L'imposteur)... In questa seconda stagione c'è tutto un episodio (Audimatrix) che ruota attorno alle menzogne.
Nadja Chamak intervista Ladybug e Chat Noir in prima serata e la responsabile di rete le chiede di alzare lo share con domande piccantine altrimenti non lavorerà mai più in un programma alla Ophra. (Ora, lei sarebbe tipo una anchorwoman di punta e giornalista d'assalto ma ok, se questo viene percepito da Nadja come uno scatto di carriera goloso io alzo le mani)
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A questo punto il massimo che le viene in mente per far solleticare il senso di pruriginosino dei francesi è incalzare i due eroi per fargli ammettere che stanno insiemeWow, mettete a letto i bambini.
Chat Noir, che come Adrien sarà abituato a farsi fare spesso domande del genere (è un modello, comunque una piccola celebrità tra i giovani, gli avranno affibbiato flirt occasionali come una collega, Chloè... In Gorizilla la stessa Marinette diventa improvvisamente la sua fidanzata perché si sono nascosti insieme in una fontana per scappare dai fan - brutti laidi proprio), fa la cosa migliore da fare in questi casi: svia il discorso, fa battute e in generale mostra di non farsi toccare più di tanto dalle insinuazioni di Nadja.
Ladybug entra in modalità pitbull.
"Queste sono menzogne, io e Chat Noir non stiamo insieme, è che maronn' di giornalismo è questo, non ci posso credere che al giorno d'oggi intervistare la gente voglia dire farsi i fatti suoi sulla sua vita romantica, e spegnete quelle foto tratte da episodi precedenti in cui io e Chat Noir ci baciamo. Sono prese fuori contesto, era solo per far impazzire il fandom della serie. E pippippi io me ne vado perché ho da fare e mi porto dietro pure Chat Noir così impari!"
Questo perché, come dirà esplicitamente più tardi nel corso della serie, GLI EROI NON MENTONO MAI. Poi il metodo per sconfiggere Glaciator qualche episodio dopo sarà fingere di essere innamorati, ma dettagli, teniamo fuori l'arida logica da questa serie.
Quindi appurato: che schifo le bugie.
Peccato che poi Marinette menta in continuazione, anche quando non ce n'è alcun bisogno. Nello stesso episodio infatti Marinette ha dimenticato che la sera avrebbe dovuto farsi intervistare da Nadja ed è nei casini perché, da tonta che è, ha promesso pure di fare la babysitter a Manon. Quindi invita Alya per un pigiama party tra amiche, finge di avere "un attimo da fare" di sotto e gli smolla lì la bambina per ore.
1) Marinette mostra di avere una concezione molto alta dell'amicizia con Alya, invitarla per stare insieme poi smollarle a tradimento una bambina (che è una responsabilità, per quanto ti piacciano i bambini. E se Manon si faceva male a Nadja, che Alya non la conosce, chi lo diceva che la babysitter non era presente?)
2) Non c'era bisogno di mentirle.
Bastava chiedere ad Alya (che ha due sorelle piccole e adora i bambini, la cosa non le sarebbe pesata affatto) la cortesia di badare a Manon fin dall'inizio perché aveva preso altri impegni di cui si era scordata.

Marinette con le sue bugie complica inutilmente le cose in continuazione, e lo fa anche quando la posta in gioco è molto alta: quando porta il libro dei Miraculous al maestro Fu, per dire proprio la più eclatante, mente sul fatto di averlo trovato su una panchina per non fare il nome di Adrien perché potrebbe essere Papillon e questo la getta nella disperazione.
E non dirglielo esattamente come cambia la situazione?
Se è Papillon va fermato, se non lo è amici come prima, ma almeno condividi l'informazione con un alleato di modo che possiate indagare in due. Invece no.
Mente poi sistematicamente a tutti, specie alle persone a lei più care per nascondere la sua doppia vita (o anche solo perché pare sia troppo difficile dire a tua nonna che le vuoi bene e vuoi passare tempo con lei ma sei troppo grande per lo zoo, le giostre coi cavalli e le caramelle), ed è una cosa naturale che tu voglia proteggere un segreto così pericoloso (ma anche lì, torniamo allo stesso discorso che facevo anche per la stagione 1, di qualcuno ti devi fidare) ma allora non me la rendere una che ODIA LE BUGIE ed esce di testa come se avessero dato della battona a sua madre se è Lila a inventarsi che è nel palazzo di un principe per farsi bella coi compagni di scuola, perché risulta un'ipocrita a cui la bugia dà fastidio solo quando a mentire è una persona che le sta sul cazzo o la menzogna la riguarda in prima persona.
Scatta con Chloè o Lila quando si fanno belle con Adrien.
Scatta con Nadja quando sta insinuando che lei e Chat Noir possano essere una coppia (con una veemenza tale che mi stupisce giusto che Chat Noir non la sfanculi. Ok non dover ricambiare per forza i sentimenti di una persona che ti vuole bene, ma negarli con tanta insistenza in diretta nazionale è pure umiliante nei confronti di uno che dici essere tuo amico. Ed è il secondo amico che tratta di merda in quell'episodio...)

► Chloè: l'origine dei mali del mondo.
La serie continua a impegnarsi a far trovare Chloè assolutamente detestabile per lo spettatore, e visto che è ricca e stronza e volitiva mentre Marinette è un candido giglio che mente agli amici a convenienza, è meschina come poche cose al mondo, è una stalker, a questo giro perché non renderla addirittura una criminale?
Giusto per non affezionarcisi troppo.
Recensione e Analisi | Miraculous - Le storie di Ladybug e Chat Noir (Stagione 2)
Se già nella prima stagione non ci era andata leggerina quando in Lady Wi-Fi aveva fatto sospendere Alya per una settimana minacciando il preside di chiamare suo padre se non avesse ottenuto "giustizia" (ma lì era principalmente colpa del preside che non aveva chiamato LUI il padre a questo sfacciatissimo tentativo di ricatto facendogli un culo tanto per il modo in cui aveva cresciuto la figlia, sindaco o meno), qui andiamo di prepotenza nell'ambito del reato penale quando Chloè pur di rovinare una lezione di pasticceria che il padre di Marinette sta tenendo a scuola (perché? Non è il giorno delle carriere e non sono in un laboratorio dove tutti stanno imparando qualche base di economia domestica. Non si sa, ogni tanto lei o porta dolci o porta il padre a cucinare in classe in condizioni non igieniche, un vezzo francese) lancia un finto allarme incendio coinvolgendo i pompieri, e non paga ricatta di nuovo il preside con la minaccia di chiamare papino per farsi esentare dalla punizione generale che segue visto che "il colpevole non salta fuori".
E' comunque l'occasione per darle un po' di approfondimento caratteriale in più dal momento che ha talmente tirato la corda a questo giro (anche in modo abbastanza forzato a livello di sceneggiatura) che persino San Adrien ne ha abbasta e l'affronta dicendole che se non riesce ad essere più buona col prossimo allora non potrà più essere suo amico.
Questo getta Chloé nella più cupa e prevedibile disperazione che la porta ad organizzare una festa per tutti i suoi compagni di classe (a cui arriva a invitare persino Marinette, che gnegne non ci vuole andare perché Chloè è antipatica ma cambia immediatamente idea quando scopre che Adrien ci va - perché lei è quella buona) e a mostrarsi gentile al solo scopo di riconquistare il giovane Agreste.

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Catalyste (Le Jour des Héros)
Una cosa che manca in generale a Miraculous: più scene Adrien-Chloè. Non a scopo di ship perché anche se non sono una fan della Marinette/Adrien non mi interessa come topos quello degli amici di infanzia che si scoprono destinati a stare insieme (anche perché Adrien è un santo e non merita quei suoceri) ma perché si conoscono da molto tempo e quindi potrebbero pure saltar fuori lati inediti del loro carattere o informazioni preziose sui rispettivi background.
Invece niente, chi se ne frega di tutto quello che non ruota attorno Marinette.
Sarebbe stato immensamente divertente anche se tra Adrien e Chloé ci fosse stato un rapporto più simile a quello tra Chat Noir e Chloè, dove lui la prende molto in giro giocando col suo carattere orgoglioso, lei non ha modo di replicare a tono o mettersi sulla difensiva e ne risulta qualcosa di giocoso e molto spontaneo.
I need more

Vediamo a più riprese in questa seconda stagione di Miraculous un lato più umano e fragile di Chloè, dei momenti Gorizilla per intendersi, in cui si va più o meno oltre la facciata della ricca stronza e viziata (Doudou Vilain, Zombizou, Maledikteur, Style Queen - Le combat des Reines), e si spera che queste parentesi di umanità di Chloé nelle stagioni successive vadano a concorrere a un'evoluzione coerente del personaggio e a farlo uscire dal cliché della ricca stronza col passato tristanzuolo.
Finora questo non accade.
Ogni tanto sembra una persona vera, poi torna una criminale.
Qui assistiamo a episodi in cui si comprende il perché del profondo bisogno di Chloé di primeggiare e prevalere sul prossimo, ma soprattutto di non essere messa in secondo piano o lasciata indietro. E' una cosa di cui Chloé ha una paura folle, come vediamo nel momento in cui si sente abbandonata da Adrien che non vuole più essere suo amico; da Ladybug che non le affida più il Miraculous dell'ape perché rivelando la sua identità in pubblico ha messo in pericolo se stessa (peccato che non si prenda nemmeno la briga di dirglielo nonostante nonostante Chat Noir glielo faccia presente più volte che sarebbe il caso di avvisarla. Nemmeno le lascia un messaggio nello zaino se proprio è pericoloso andarla a trovare, lasciandola a macerare nel suo brodo. Perché Marinette è buona ed empatica).
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Noto un po' di Chloé-Sabrina
nel modo in cui Chloé si
comporta con sua madre
Soprattutto si sente abbandonata da sua madre, un barracuda vestito da striscia pedonale e pettinato da principe Valium che manco ricorda il suo nome, vuole portarsi dietro a New York la talentuosa Marinette per farla diventare qualcuno nel campo della moda (in fondo questa ragazza vive solo a Parigi, un borghetto che la moda non l'ha mai vista neanche da lontano, e non conosce il figlio di un famoso stilista che ha già notato il suo talento, le serve proprio andare a New York per farsi strada in quel mondo), e arriva a dire davanti alle telecamere che sua figlia è una persona inutile, assolutamente non eccezionale. Ma io ancora devo vedere quanto sei utile te, stronza incipriata.

Sarebbe il caso di approfondire, se questo non fosse il cazzo di Marinette show, anche un aspetto saltato fuori nel corso di una discussione tra lei e Ladybug che avviene nell'episodio Maledikteur.
Chloé infatti dice: "A volte Marinette è proprio cattiva con me."
E se uno si ferma un attimo a riflettere ed esce dal punto di vista della buona bella empatica romantica Marinette per due secondi si accorge che ha pure ragione. Marinette è effettivamente cattiva con lei, e assume a più riprese degli atteggiamenti di stizza e supponenza molto simili a quelli che riceve dalla giovane Bourgeois. Spesso basta che Chloé respiri per farle partire il momento pitbull, con la differenza che quando lo fa Marinette tutta la classe le va dietro, l'appoggia e ride della ricca stronza viziata.
Ma è tutto ok.

Insomma, vorrei una crescita coerente del personaggio di Chloé all'interno della serie (che è anche ora), e che la si smettesse in linea generale di giustificare in continuazione atteggiamenti antipatici da parte della protagonista per poi condannare (a fasi alterne) gli stessi identici atteggiamenti antipatici se a farli è l'antagonista. 
Miraculous riparta da Chloè.

► Natalie che vuole infilarsi nelle mutande firmate di Gabriel.
Recensione e Analisi | Miraculous - Le storie di Ladybug e Chat Noir (Stagione 2)
Adesso di botto salta fuori che Natalie, il pezzo di ghiaccio, il cyborg, quella che si concede un sorriso e uno sfoggio di buonumore ogni tanto a Natale, ama con tutto il suo cuoricino di donna in carriera Gabriel Agreste, un uomo che le è gerarchicamente superiore (essendo il suo capo), anaffettivo, per cui non ce n'è e non ce ne sarà MAI visto sta letteralmente basando la sua vita sul riportare in vita la moglie). Non paga di ciò è disposta a sacrificare la sua stessa vita utilizzando un Miraculous danneggiato, quello del pavone, per aiutarlo a portare avanti il suo piano.
Quello di riportare in vita la sua rivale.
Una cosa che veramente non ho mai visto prima e va veramente ad arricchire un cartone in cui le ship in effetti latitavano, mancavano giusto loro. Tanti complimenti agli autori che non ci devono proprio aver dormito la notte per partorire questa trovata geniale. Perché l'idea che Natalie potesse semplicemente essere una sottoposta fedele che conosce il segreto di Gabriel e lo appoggia per mero senso del dovere non è contemplato, no, deve seguire le ideologie perverse di un malato d'amore perché è innamorata pure lei!
Lovinception!
... Avete rotto il cazzo.

*
IN CONCLUSIONE. . .
Questa seconda stagione di Miraculous prova ad alzare l'asticella della trama orizzontale e in parte, onore al merito, ci riesce (la speranza è che da questo punto in poi la porti avanti con coerenza). Anche sul fronte della regia e dei combattimenti troviamo trovate spettacolari, sempre nel contesto di un'opera tenuta insieme con lo sputo grazie a una CGI a basso costo che si concentra in larga parte sui protagonisti (com'è ovvio che sia) e ogni tanto regala perle irresistibili come lo yo-yo di Ladybug che abbranca il vuoto, gente che resta immobile mentre sta parlando per risparmiare sulle animazioni e modelli di personaggi ricorrenti ricolorati male per farli sembrare comparse.
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"Mamma mia la monnezza
che ho fatto..."
C'è un po' più di attenzione e cura dal punto di vista della costruzione caratteriale nei confronti dei co-protagonista e certi personaggi secondari tra cui la mia beniamina Chloé (anche se continua 'sto doppiopesismo a favore di Marinette che a una certa anche basta), i rapporti si evolvono (quando più quando meno), le cose bontà loro avanzano anche al di fuori del contesto romance. 
Il trash abbonda, le emozioni esondano.
E poi Gufo oscuro, il vero protagonista della serie.
Riscontriamo i soliti problemi di continuity, forzature che fanno comodo (perché Gabriel è così paranoico da riempirsi lo studio di telecamere ma in camera di Adrien non ne ha messa nessuna di modo che possa trasformarmi senza problemi in Chat Noir senza venir sgamato? Da quando Gabriel è un uomo che tiene in conto della privacy del figlio?), e la sensazione generale che sia tutto un immenso filler contornato di qualche episodio ciccioso che ha lo scopo di tenere sveglio lo spettatore, oltre che una crescente importanza data al romance che ormai non risparmia più nessuno, neanche i malvagi. Nel finale troviamo il solito cliffhanger criminale, ma ormai ci siamo arresi.
Sotto con la terza stagione allora, nella speranza che tutta questa impalcatura regga, che si incominci a essere un po' meno di parte verso Marinette e che lo spirito del reset selvaggio fatto con il sedere non prenda nuovamente possesso degli autori.
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Giudizio finale:

MIRACULOUS - LE RECENSIONI DI LADYBUG E CHAT NOIR
        
Segue:
       ★ Stagione 3 

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